I conti in rosso del Cantone Ticino: al 30 giugno 2023 il disavanzo stimato è di -198,6 milioni

Chiara De Carli

30/08/2023

30/08/2023 - 14:01

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La previsione migliora leggermente rispetto all’ultimo preconsuntivo.

I conti in rosso del Cantone Ticino: al 30 giugno 2023 il disavanzo stimato è di -198,6 milioni

Il disavanzo stimato del Cantone Ticino a fine giugno si attesta a -198,6 milioni di franchi, una cifra leggermente inferiore rispetto all’ultimo preconsuntivo, quando erano stato previsto un buco da ben 224 milioni. Cifre in miglioramento, dunque, ma non sufficienti a porre rimedio alla situazione critica.
La piccola boccata d’ossigeno, arriva da le maggiori entrate derivanti dalle imposte di successione e donazione (+10 milioni), dalla quota dell’imposta federale diretta (IFD) dell’anno corrente (+4 milioni), dalle imposte suppletorie e multe (+2.5 milioni) oltre a minori spese per contributi nel settore dell’assistenza sociale (-4 milioni), ha informato nella giornata di oggi il Consiglio di Stato.
Rispetto al preventivo sono state registrate spese per 56,9 milioni di franchi e minori ricavi, pari a 62,2 milioni di franchi in meno, soprattutto per il mancato versamento degli utili da parte della Banca nazionale svizzera, a seguito dei risultati negativi conseguiti nel 2022.

Come era già stato sottolineato nel precedente preconsuntivo, il Consiglio di Stato sottolinea ancora una volta nel suo rapporto che i minori ricavi sono influenzati anche dall’introduzione del nuovo metodo di calcolo delle imposte di circolazione per le automobili, che hanno fatto entrare nelle casse del Cantone ben 15,7 milioni di franchi in meno. Perdita in parte compensata dal mancato contributo all’abbonamento Arcobaleno (4 milioni di franchi) previsto nell’ambito del controprogetto sull’iniziativa relativa alle imposte di circolazione. D’altro canto si rileva un incremento di 2.8 milioni di franchi dei gettiti fiscali.

Aumentano le spese per i richiedenti asilo

Si avvisa poi che sono attese maggiori spese nell’ambito dei richiedenti asilo. Per le prestazioni per persone con statuto S (rifugiati ucraini) è stimata una spesa aggiuntiva di 33,1 milioni di franchi, compensati integralmente da contributi federali. Si prevede poi una maggiore uscita pari a 19,5 milioni di franchi per prestazioni nel settore dell’asilo ordinario, a fronte di maggiori entrate federali per 16.5 milioni.
Aumentano le spese pure per la partecipazione al premio dell’assicurazione malattia: si parla di un aumento di 14 milioni, a cui si aggiungono altri 10 milioni di franchi conseguente alla crescita della spesa per il personale docente, in particolare nel settore della scuola media e della pedagogia speciale.

Cantone alla ricerca di fondi

«Il Governo - si legge nella nota - allo scopo di contenere il disavanzo prospettato per il 2023, ha identificato nel corso dei primi mesi dell’anno una serie di misure per circa 40 milioni di franchi. Tra di queste si segnala in particolare lo scioglimento per 19.4 milioni dell’accantonamento COVID per mancati introiti relativi all’EOC, lo scioglimento per 5 milioni dell’accantonamento per il risanamento di siti contaminati, lo scioglimento del 50% del fondo di capitalizzazione delle UAA per complessivi 4.5 milioni e il versamento supplementare di Banca Stato e dell’Azienda cantonale dei rifiuti per 3 milioni ciascuno».

Dati provvisori, ma la situazione è grave

Il Consiglio di Stato ricorda, infine, che i dati presentati con questo preconsuntivo sono provvisori e come tali vanno considerati anche in relazione alle incertezze e alla volatilità del momento. Purtroppo, però, il disavanzo 2023, salvo importanti eventi favorevoli, sarà superiore a quello preventivato.

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