Secondo il miliardario Mark Cuban no, ma molti altri esperti la pensano diversamente. Ecco perché.
Lui è Mark Cuban ed è un imprenditore miliardario, noto per la sua avversione nei confronti delle carte di credito. Non solo, in una sua recente intervista riportata dai media economici di tutto il mondo, l’uomo d’affari avrebbe sconsigliato di farlo, spiegandone i motivi.
Una posizione nota
Il monito di Cuban non è nuovo. Già in passato si era espresso a riguardo rispetto all’utilizzo delle carte di credito poiché presenterebbero un tasso di interesse troppo alto. Il riferimento corre ai numeri comunicati dalla Federal Reserve che ha stimato intorno al 16,65% il tasso di interesse applicato da una carta di credito.
Mercato USA
Va precisato che il punto di vista dell’uomo di affari si riferisce alla situazione che riguarda gli Stati Uniti. In sostituzione delle carte di credito, Mark Cuban propone di chiedere un prestito personale, gestendo il rimborso attraverso un metodo a rate con incrementi regolari in un lasso ben definito di tempo.
Pareri discordanti
Va detto che non tutti la pensano come Cuban. Per molti esperti, infatti, le carte di credito rimangono un valido strumento di pagamento per i cittadini, senza contare la sicurezza che oggi garantiscono molte carte anche per gli acquisti online.
Come funziona
Oggi la diffusione delle carte di credito è molto alta. Il suo funzionamento è molto semplice. La carta di credito è una tessera plastificata identificata da un numero specifico. La carta ha indicato una data di scadenza e un codice di sicurezza, entrambi legati al suo titolare. Inoltre è attivo microchip che, sostituendo la banca magnetica, ne aumenta la sicurezza. In sostanza la carta di credito consente di addebitare il pagamento sul conto del titolare, dal quale il denaro verrà “scalato” dal plafond a disposizione solo a scadenze mensili prefissate. La carta di credito si differenzia dal Bancomat, proprio perché quest’ultimo rende immediato il pagamento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter