Temperature alte e la pioggia stanno danneggiando le piste da sci nel nostro Cantone. Resta per ora aperto Airolo, mentre Nara e Bosco/Gurin sono stati costretti alla chiusura momentanea.
L’attività degli impianti di risalita ticinesi è a forte rischio a causa della meteo sfavorevole. Le alte temperature e le precipitazioni piovose stanno danneggiando lo stato delle piste, e in alcuni casi si è già stati costretti a prendere provvedimenti drastici, come la chiusura temporanea degli impianti.
Piste minacciate dal clima caldo
La meteo in Ticino sta giocando brutti scherzi agli appassionati di sci. Uno degli autunni più caldi mai registrati nel nostro Cantone aveva già messo in preallarme il settore sciistico locale, ma la nevicata abbondante di inizio dicembre aveva poi acceso un barlume di speranza, con l’auspicio che si trattasse di un inizio di clima invernale con ricche precipitazioni nevose.
Così non è stato, tanto che nelle scorse due settimane le temperature sono tornate ai livelli autunnali, e nemmeno l’arrivo definitivo dell’inverno è riuscito a portare un freddo benefico in alta quota. L’assenza di precipitazioni è stata interrotta, purtroppo peggiorando ulteriormente lo scenario: sulle vette ticinesi è arrivata la pioggia, che unendosi al clima insolitamente caldo ha causato un eccessivo peggioramento della neve sulle piste da sci.
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Tiene duro il comprensorio di Airolo
I problemi meteorologici avevano già causato disagi all’apertura degli impianti di risalita. Nonostante la copiosa nevicata di inizio dicembre, nessun comprensorio del Cantone era riuscito ad aprire per il ponte dell’Immacolata Concezione. Sia gli impianti di Airolo che quelli di Bosco-Gurin puntavano ad aprire per il 10 dicembre, ma in entrambi i casi non si è riuscito ad aprire prima della settimana successiva. I comprensori di Nara e Carì invece avevano già comunicato la posticipazione dell’apertura al 17 dicembre, una data comunque insolitamente tarda.
Dopo due fine settimana di sci, ora la situazione sulle vette ticinesi si è fatta critica. Dei principali impianti ticinesi infatti soltanto il comprensorio di Airolo-Pesciüm sta garantendo un’apertura più o meno regolare: «Al momento rimaniamo aperti regolarmente, però la situazione è in bilico a causa del clima troppo caldo» dichiara l’ufficio informazioni degli impianti della Leventina, «Al momento restano aperti tutti gli impianti di risalita, eccetto la seggiovia Ravina - Varozzei, il Ponylift e la Teleferica Tremorgio».
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Nara e Bosco/Gurin costretti alla chiusura temporanea
Più critica la situazione degli altri impianti in Ticino. «Il momento difficile in cui ci troviamo è dovuta alla meteo. È arrivato un gran caldo e si è sciolta la neve» spiega il Presidente degli impianti di Nara, commentando questa situazione climatica per ora senza via d’uscita. «Abbiamo la pista delle slitte ancora aperta, ed è l’unica cosa che si può fare. Da noi arrivano 300 persone al giorno, mentre di solito siamo abituati almeno al doppio, se non al triplo di questi numeri».
Analoga la situazione sulle cime di Bosco/Gurin: «Da noi per ora non si può sciare, resta aperta soltanto la slittovia, oltre ai sentieri per le passeggiate» commenta l’ufficio del comprensorio della Vallemaggia. «Purtroppo il caldo ci sta danneggiando molto, probabilmente cercheremo di riaprire dopo l’Epifania».
Il clima resta troppo caldo anche per l’utilizzo della neve artificiale, per cui l’unica speranza per gli sciatori e per gli impianti resta in una nevicata abbondante e in un abbassamento delle temperature: «Magari fra una settimana arriva una nevicata di 10 centimetri a risolvere tutto. Oggi non siamo per nulla contenti, ma restiamo pronti ad accogliere tutti i visitatori con le attività a disposizione. Rimaniamo speranzosi per gennaio e febbraio» commenta speranzoso Matteo Milani, presidente degli impianti di Nara.
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