In termini nominali, su base mensile, sono risultate in calo del 2,0%.
Le cifre d’affari del commercio al dettaglio, corrette in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi, ad aprile sono diminuite in termini nominali dell’1,3% su base annua. Al netto delle variazioni stagionali, le cifre d’affari del commercio al dettaglio hanno presentato una diminuzione del 2,0% in termini nominali rispetto a marzo. Questo è quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST).
In base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi sono diminuite del 3,7% in termini reali e tenendo conto del rincaro, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
I prezzi iniziano a diminuire
Dopo la correzione in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi, nel mese di aprile 2023 il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato una riduzione delle cifre d’affari pari all’1,2% in termini nominali rispetto ad aprile 2022 (in termini reali: -3,7%). Il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha segnato un decremento delle cifre d’affari dello 0,3% in termini nominali (in termini reali: -4,8%), il comparto non alimentare un calo dell’1,6% in termini nominali (in termini reali: -2,8%).
Al netto delle variazioni stagionali, nel mese di aprile 2023 il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato una riduzione delle cifre d’affari del 2,4% in termini nominali rispetto a marzo 2023 (in termini reali: -2,4%). Nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi le cifre d’affari sono regredite dell’1,9% in termini nominali (in termini reali: -1,7%), nel comparto non alimentare hanno presentato una diminuzione del 2,3% (in termini reali: -1,8%).
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