Si chiama Indice della qualità della localizzazione e funge da guida per le imprese e gli imprenditori chiamati a valutare varie localizzazioni, come strumento di benchmarking.
Zugo in testa, Ticino e Grigioni nelle retrovie. Dopo anni di forte dinamismo dovuto alla riforma dell’imposizione delle imprese, la classifica della qualità della localizzazione presentata da Credit Suisse offre uno scenario abbastanza statico e definito.
Il canton Zugo si conferma il leader indiscusso della classifica davanti a Basilea Città, Zurigo e Ginevra.
Qualità della localizzazione: che cos’è?
L’indice della qualità della localizzazione (IQL) annuale indica qual è l’attrattiva delle regioni e dei cantoni svizzeri dal punto di vista delle imprese. L’IQL funge da guida per le imprese e gli imprenditori chiamati a valutare varie localizzazioni, come pure da strumento di benchmarking per ottimizzare la politica economica cantonale e regionale. L’indice riflette l’attrattiva di una regione in termini relativi e si basa sui sette seguenti indicatori quantitativi parziali: onere fiscale per le persone fisiche e giuridiche (cfr. credit-suisse.com/taxmonitor), disponibilità di manodopera altamente qualificata e specializzata nonché raggiungibilità della popolazione, degli occupati e degli aeroporti.
Chi sale e chi scende
Per quattro cantoni si è verificato un cambiamento di posizione nella graduatoria: Basilea Campagna ha abbassato le imposte e superato il canton Turgovia, guadagnando il 10° posto. Appenzello Esterno ha espresso una tendenza più positiva nella disponibilità di forza lavoro qualificata e ha relegato Obvaldo al 13° posto.
Come dicevamo sopra, le prime posizioni sono rimaste invariate: Zugo è saldamente in testa seguito dal cantone di Basilea Città. Entrambi presentano una combinazione vantaggiosa di fattori di attrattiva. Seguono a una certa distanza i cantoni Zurigo e Ginevra. I cantoni periferici Vallese e Giura, con la loro impegnativa topografia, si confermano in coda alla classifica della qualità della localizzazione.
Pressione fiscale
La politica fiscale adottata dai vari cantoni ha avuto una forte rilevanza nella determinazione della classifica. Per quanto riguarda le persone fisiche, solo il canton Basilea Campagna ha ridotto in misura apprezzabile le imposte, salendo di due posizioni al 20° posto e staccando Giura e Friburgo. Nel quadro della riforma dell’imposizione delle imprese (Legge federale sulla riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS [RFFA]), anche quest’anno alcuni cantoni hanno abbassato le imposte sulle imprese. Su questo versante la riduzione più cospicua si individua nuovamente nel canton Basilea Campagna, che supera Giura e Grigioni salendo al 21° posto nell’indice fiscale per le persone giuridiche, basato sul carico fiscale delle imprese con diverse situazioni di utile in tutti i comuni svizzeri. Il cantone Argovia ha abbassato a sua volta in lieve misura le imposte nel quadro della graduale abolizione della tariffa a due livelli, ma rimane al 19° posto.
Fiscalità per le aziende internazionali
A partire dal 2024 l’aliquota fiscale minima del 15% prevista dall’OCSE per le aziende a vocazione internazionale che realizzano un fatturato annuo di almeno 750 milioni di euro limiterà parzialmente o addirittura eliminerà la concorrenza fiscale. Anche se le regole in vigore finora mantengono la loro validità per le aziende al di sotto di questa soglia, è probabile che questo rafforzi la tendenza a un’importanza sempre minore del fattore delle imposte sulle società. Acquisiranno maggiore rilevanza altri fattori, non da ultimo l’attrattiva fiscale per le persone fisiche, la disponibilità di manodopera qualificata e l’accessibilità. Nel quadro della concorrenza internazionale occorre preservare i tradizionali punti di forza della Svizzera, come la stabilità politica, le infrastrutture e gli istituti di formazione di alto livello nonché la solidità delle finanze pubbliche.
Personale altamente qualificato: chi vince?
La classifica di Credit Suisse pone in evidenza come in tutti i cantoni si osservi un andamento positivo sia per l’indicatore della disponibilità di manodopera specializzata sia per quello della disponibilità di personale altamente qualificato.
La quota delle persone - abitanti, pendolari e frontalieri -, in possesso di almeno un diploma di livello secondario è cresciuta nei cantoni di Appenzello Interno e Uri in ragione rispettivamente di 1,4 e 1,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente, e quindi nella misura più significativa. Questo aumento è nettamente superiore all’incremento nazionale di 0,4 punti percentuali. Zugo e Nidvaldo ottengono i risultati migliori con valori che si aggirano attorno al 90%. Tutti i cantoni registrano un aumento, ma come l’anno precedente è interessante notare che l’incremento nella Svizzera romanda e in Ticino è un poco più contenuto rispetto alla Svizzera tedesca.
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