Passaporti, tutti vogliono quello degli Emirati Arabi: ma la Svizzera è al secondo posto

Sara Bracchetti

06/03/2023

06/03/2023 - 11:19

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Il Paese arabo scala ben 32 posizioni e si posiziona in testa alla classifica dei passaporti più ambiti stilata da Nomad Capitalist, che ha valutato le nazioni più attrattive al mondo. Terza l’Irlanda, poi Portogallo e Germania, Italia sedicesima.

Passaporti, tutti vogliono quello degli Emirati Arabi: ma la Svizzera è al secondo posto

Una premessa doverosa e pure un po’ scontata, anzitutto: nascere in un Paese piuttosto che un altro non è esattamente la stessa cosa. Per ragioni politiche, economiche, di libertà di pensiero e... di passaporto, in senso letterale e figurato. Avere un documento con impresso il timbro di una nazionalità può fare la differenza, in termini di qualità di vita. Ciò detto, provate ora a indovinare chi se la passa meglio, nel mondo.

In Ticino come in Lussemburgo?

No, non la Svizzera, che comunque - udite udite - viene subito dopo. Il pregevole secondo posto che si è guadagnato la Confederazione elvetica è superato soltanto dagli Emirati arabi uniti, che in un anno hanno fatto qualcosa di davvero strepitoso: sono infatti passati dal 32esimo posto in classifica al primo senza rivali, secondo la graduatoria appena stilata dalla società di consulenza fiscale e per l’immigrazione Nomad Capitalist, sede in Texas.

Viaggi senza visto e niente imposte sul reddito

Come ci sono riusciti? Grazie al privilegio di viaggi senza visto per ben 181 località, nessuna imposta sul reddito e un’autorevolezza in crescita esponenziale nel mondo, capace di rendere il Paese attrattivo per chi abbia desiderio, interesse e/o facoltà di trasferirvisi. L’indice promosso da Nomad Capitalist, società che ha l’ambizione di aiutare l’imprenditoria a ridurre le tasse cui è sottoposta, incrementare la propria ricchezza e costruirsi uno stile di vita autonomo dalle restrizioni governative, prende infatti in considerazione cinque fattori, ciascuno valutato con un peso adatto. Ebbene, l’equilibrio esce da questa analisi premia gli Emirati.

I cinque criteri di Nomad Capitalist

Sono loro, infatti, ad avere il miglior rapporto fra assenza di visto, 50% del calcolo complessivo, tassazione, 20%, reputazione all’estero, 10%, doppia cittadinanza, ancora un 10% e soprattutto libertà personale: fra cui si inserisce prepotentemente quella dalle restrizioni legate al Covid. Si spiega dunque anche il secondo posto della Svizzera, che, non è mistero, ha parecchio da offrire riguardo a tutti e cinque gli ambiti. Con un punteggio da 10 a 50 per ciascun valore, si scopre così un quadro complessivo che ha molto da dire sulla situazione di ciascuna nazione del mondo.

Usa: paga anche chi vive sulla luna

Per esempio: in America, così come in Eritrea, non c’è scampo. Le tasse si pagano ovunque si decida di andare a vivere. «Fosse anche sulla luna», scherza Jovana Vojinovic, direttore delle vendite di Nomad Capitalist. Una condizione che attrae molto anche il Sudafrica, desideroso di adottarla. Tuttavia, è molto improbabile che vi riesca, mancando qui l’influenza che gli Stati Uniti possono invece esercitare sul sistema bancario globale.

Doppia cittadinanza vs naturalizzazione

Anche la doppia cittadinanza ha i suoi vantaggi e, però, le sue "doppie" interpretazioni. Per primeggiare, non basta consentire ai propri cittadini di avere due passaporti: serve anche garantire agli stranieri il diritto di potersi naturalizzare lì.

Men punti a causa dei visti elettronici

Emirati arabi come il paradiso? Insomma. Forse, non avesse Nomad Capitalist cambiato i propri parametri, sarebbe qualche posizione sotto. La società ha trattato in maniera differente i viaggi senza visto, stavolta, e ciò potrebbe aver penalizzato o agevolato qualcuno. I punteggi nella classifica sono generalmente inferiori perché «i visti all’arrivo e i visti elettronici non sono inclusi e ciò ha fatto perdere terreno a molti Paesi», ha spiegato Vojinovic. Come il Lussemburgo, passato da 189 a 174 e, dunque, dal primo a un secondo posto a parimerito con la Svizzera.

La religione fa meno paura

Gli Emirati Arabi Uniti, al contrario, migliorano a vista d’occhio la propria posizione e vengono definiti «i vincitori del decennio». Come mai? Perché, proprio nel breve arco degli ultimi dieci anni, «hanno aggiunto 106 nuovi Paesi all’elenco di quelli cui non è richiesto il visto: un numero incredibile». Merito anche di un costante afflusso di persone famose e ricche che hanno deciso di trasferirsi lì, ormai non più preoccupati dalla religione: la percezione al di fuori, insomma, prima carica di ansie, è nettamente migliorata.

Trainati dalle criptovalute

Si apre poi anche il capitolo selle criptovalute. «La gente ha capito che gli stranieri sono graditi, gli investimenti altrettanto e per questo è diventata una destinazione di riferimento per quanti hanno attività basate su criptovalute». Resta il fatto, però, che ottenere la cittadinanza è abbastanza complesso. Giusto nel 2021, il governo ha stabilito che possa venire concessa solo a un numero selezionato di persone che si distingono per meriti e requisiti elevati - investitori, medici, scienziati e intellettuali. «La legge è relativamente nuova, dovremo vedere le implicazioni pratiche man mano che il numero di richieste aumenta», ha dichiarato Vojinovic, non nascondendo che «sempre più persone» sono interessate a cambiare Paese e a rivolgersi a nuove destinazioni.

Voglia di trasferirsi: ecco dove

Una tendenza che, per dirla con le sue parole precise, non riguarda solo «esotici nomadi digitali». Anche i pensionati, in cerca di migliore assistenza sanitaria e libertà, volgono lo sguardo altrove. Il Canada, anzitutto, verso cui si manifesta grande interesse. Il Costa Rica o, in Europa, il Portogallo, che piace molto anche agli americani; ma le politiche di ingresso troppo permissive starebbero mettendo in difficoltà il Paese, che vive in questo periodo una forte crisi immobiliare. Per questo, giusto qualche settimana fa il governo portoghese ha annunciato l’intenzione di mettere fine al programma Golden Visa.

Il Bitcoin lancia El Salvador

Prossime destinazioni, il Messico, che ha guadagnato parecchi punti durante la pandemia di Covid, grazie alle garanzie di libertà comunque concesse. Quanto al crypto, è in ascesa El Salvador, che potrebbe riservare exploit clamorosi in futuro. Facile, là dove il Bitcoin - conclude Vojinovic - ha corso legale.

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