Ad agosto, in termini nominali sono cresciute del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Ad agosto le cifre d’affari del commercio al dettaglio, corrette in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi, sono aumentate in termini nominali del 5,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. È quanto emerge dai risultati provvisori diffusi oggi dall’Ufficio federale di statistica (Ust), in cui spiega che ancora una volta l’evoluzione è stata favorita dall’aumento dei prezzi. Al netto delle variazioni stagionali, continua l’Ust, le cifre d’affari del commercio al dettaglio hanno presentato una crescita dell’1,5% in termini nominali rispetto a luglio 2022.
In termini reali, tenuto conto del rincaro, lo scorso agosto le cifre d’affari del commercio al dettaglio, corrette in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi, sono aumentate del 3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Dunque, rispetto al mese precedente, le cifre d’affari del commercio al dettaglio destagionalizzate hanno presentato una crescita dell’1,2% in termini reali.
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Commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi
Dopo la correzione in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi, nel mese di agosto il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato una progressione delle cifre d’affari pari al 4,6% in termini nominali rispetto ad agosto 2021 (in termini reali: +2,6%). Il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha segnato un aumento delle cifre d’affari del 2,6% in termini nominali (in termini reali: +0,4%), il comparto non alimentare un aumento del 6,4% in termini nominali (in termini reali: +4,6%).
Aumentano alimenti, bevande e tabacchi
Al netto delle variazioni stagionali, ad agosto, il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato un aumento delle cifre d’affari dell’1,6% in termini nominali rispetto a luglio 2022 (in termini reali: +1,3%). Nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi le cifre d’affari sono progredite del 2,2% in termini nominali (in termini reali: +1,2%), nel comparto non alimentare hanno presentato una crescita dell’1,6% (in termini reali: +1,5%).
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