Frena il commercio al dettaglio: nel mese di aprile giù del 6%

Chiara De Carli

31 Maggio 2022 - 10:59

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Rincaro prezzi, vacanze e attenzione ai consumi fanno diminuire gli acquisti anche di beni primari come cibo e bevande.

Frena il commercio al dettaglio: nel mese di aprile giù del 6%

Diminuiscono le cifre d’affari del commercio al dettaglio nel mese di aprile. Corrette in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi, sono diminuite in termini nominale del 5% su base annua. Lo ha reso noto l’Ufficio federale di statistica (Ust) tramite un comunicato stampa nel quale viene spiegato che al netto delle variazioni stagionali, hanno mostrato una diminuzione dell’1,2% in termini nominali rispetto allo scorso marzo.
Stando a quanto diffuso dall’Ust in termini reali, quindi tenuto conto del rincaro, le cifre d’affari del commercio al dettaglio corrette in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi sono diminuite del 6% su base mensile. Rispetto al mese precedente le cifre d’affari del commercio al dettaglio destagionalizzate hanno presentato un calo dell’1,2% in termini reali.

Commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi

Dopo la correzione in base all’effetto dei giorni di vendita e dei giorni festivi, nel mese di aprile 2022 il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato una riduzione delle cifre d’affari pari al 6,5% in termini nominali rispetto ad aprile 2021 (in termini reali: –7,1%). Il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha segnato un decremento delle cifre d’affari del 10% in termini nominali (in termini reali: –9,9%), il comparto non alimentare un calo del 3,8% in termini nominali (in termini reali: –5,1%).

Al netto delle variazioni stagionali, nel mese di aprile 2022 il commercio al dettaglio, distributori di benzina esclusi, ha registrato una riduzione delle cifre d’affari dello 0,9% in termini nominali rispetto a marzo 2022 (in termini reali: –1,0%). Nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi le cifre d’affari sono regredite dell’1,4% in termini nominali (in termini reali: –1,6%), nel comparto non alimentare hanno presentato una diminuzione dello 0,5% (in termini reali: –0,7%).

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