Comparis: a marzo inflazione al 3,5%. In Ticino si ferma al 3,3%

Chiara De Carli

18 Aprile 2023 - 10:11

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Svizzera tedesca e romancia hanno riscontrato a marzo un aumento del 3,6%. Rincarano soprattutto gli alimenti di base.

Comparis: a marzo inflazione al 3,5%. In Ticino si ferma al 3,3%

L’inflazione percepita è nuovamente aumentata in Svizzera: a marzo i prezzi sono aumentati del solo 3,5% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Lo dimostra l’indice dei prezzi al consumo di Comparis.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, tuttavia, gli alimenti di base sono diventati drasticamente più costosi: burro, zucchero e margarina, grassi commestibili e oli costano fino al 20 per cento in più rispetto al 2022. Latte, formaggio, uova, pane, farina, prodotti a base di cereali e frutta, verdura, patate e funghi sono diventati dal 7 al 9% più costosi. I prezzi del carburante, invece, sono diminuiti del 7,4 per cento rispetto a marzo dell’anno scorso. L’indice nazionale dei prezzi al consumo (LIK) mostra un aumento del 2,9%.

«Gli alti costi per l’energia, i mangimi ei fertilizzanti, così come i fallimenti dei raccolti, si traducono in prezzi alimentari elevati. Questi difficilmente cadranno rapidamente», afferma l’esperto finanziario di Comparis Dirk Renkert

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Incremento su base mensile

Rispetto a febbraio 2023, i prezzi nel paniere svizzero di Comparis sono aumentati dello 0,5% (LIK: più 0,2%). Nel mese precedente, i costi dei beni di uso quotidiano sono aumentati dell’1,3% (LIK: più 0,7%).

«L’inflazione è aumentata meno bruscamente a marzo che a febbraio. Ciò è dovuto in particolare ai fattori speciali nello stesso mese dell’anno precedente. Qui, a causa della guerra in Ucraina, l’olio combustibile e il combustibile sono diventati molto più costosi - spiega l’esperto finanziario di Comparis Dirk Renkert -. I dati attuali non mostrano ancora un calo dei prezzi nella maggior parte delle categorie di prodotti».

Andare in vacanza: sempre più un bene di lusso

Tra i prodotti che si sono mostrati più cari a marzo ci sono i prezzi del trasporto aereo (+9,8%), i pacchetti turistici (+8,0%). Le vacanze dunque, anche a causa dei fattori straordinari, iniziano a costare di più. Anche a febbraio i costi erano già lievitati per il trasporto aereo, su base annua, del 45,8%. Le prospettive parlano di una tendenza dei costi ancora in aumento.

Alimenti più cari

Gli alimenti di base sono diventati significativamente più costosi
I generi alimentare sono sempre più costosi, fatta eccenzione per carne e prodotti a base di carne. Situazione diversa per margarina, grassi commestibili e oli costano circa il 19,9 per cento in più rispetto a un anno fa, il 17 per cento in più per lo zucchero, il 12,2 per cento per il burro e l’8,5 per cento per latte, formaggio e uova. Tendenza influenzata dai costi elevati di energia, mangimi, fertilizzanti, nonché i raccolti ridotti.

Giù i prezzi del carburante e dell’assistenza sanitaria

Continuando il confronto su base annua, dall’indagine di Comparis emerge che a marzo del 2022 si pagava molto di più per il carburante: i prezzi sono infatti diminuiti del 7,4%. Calano anche i prezzi della cassa malati, inferiori del 3,2% rispetto a marzo dell’anno scorso.
Giù i prezzi delle telecomunicazioni (- 3,4 %), dei medicinali (- 2,4%) e dei dispositivi non elettrici per la cura della persona (-2,3%).

L’inflazione colpisce di più coppie superiori ai 65 anni

L’inflazione è più alta tra coppie con età superiore o pari a 65 anni, senza figli. A marzo, il tasso percepito è il 3,9%, ovvero la vita è stata più cara dello 0,5% rispetto a febbraio. L’inflazione colpisce soprattutto le classi di reddito alta e medio-alta: rispettivamente a marzo il tasso è stato al 3,8% e al 3,3%, in aumento dello 0,6 e dello 0,4% su base mensile.

Inflazione più bassa nella Svizzera italiana

Ripartito per regione linguistica, emerge il seguente quadro: la Svizzera tedesca e romancia ha registrato l’aumento maggiore del 3,6% rispetto all’anno precedente. A marzo, il livello dei prezzi è aumentato dello 0,5%.
L’aumento dei prezzi relativamente più basso rispetto all’anno precedente è stato registrato nella Svizzera italiana, con il 3,3%. Rispetto al mese precedente, a marzo la vita era più costosa dello 0,4%.

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