Il Consiglio federale ha deciso di mantenere invariato il canone per la SSR a 335 franchi all’anno, con una nuova valutazione entro il 2025.
È arrivata la decisione del Consiglio federale: l’importo del canone radiotelevisivo per le economie domestiche rimarrà immutato a 335 franchi all’anno. Nella seduta di oggi, il Consiglio ha confrontato le entrate del canone con le esigenze dei beneficiari, giungendo alla conclusione che l’importo sarà mantenuto tale per il periodo 2023-2024 sia per le famiglie che per le imprese. La concessione della SSR, che scade il 31 dicembre 2022, verrà prorogata fino alla fine del 2024. Il Consiglio federale ha anche stabilito le linee generali della nuova licenza, che sarà valida a partire dal 2025. La SSR dovrebbe concentrare maggiormente la sua presenza online sulle offerte audio e audiovisive, in modo da trasformarsi, continuando a rivolgersi a tutta la popolazione e a tutte le regioni del Paese.
Il canone SSR nei prossimi anni
Dopo aver analizzato le entrate e le uscite del canone radiotelevisivo per gli anni 2023 e 2024, il Consiglio federale ha deciso di non modificare le tariffe del canone per le economie domestiche e le imprese per i prossimi due anni. Le proiezioni dell’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) indicano che il fabbisogno aumenterà più rapidamente delle entrate, soprattutto a causa della crescente inflazione. Tuttavia, la differenza rimane minima e non giustifica un adeguamento del canone. La situazione può essere compensata dai 189 milioni di franchi di riserve accumulate negli ultimi anni per far fronte a variazioni impreviste tra entrate e uscite.
Con l’entrata in vigore del nuovo sistema tariffario nel 2019, la tassa per le economie domestiche è stata ridotta da 465 a 365 franchi all’anno. Nel 2021, il Consiglio federale aveva abbassato la tassa a 335 franchi, stabilendo misure per ridurre l’onere per le imprese. Nel 2024, l’Esecutivo valuterà nuovamente il canone per il periodo 2025-2026.
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Nuova estensione della licenza SSR
Il Consiglio federale punta alla continuità anche per quanto riguarda la licenza della SSR. Ha deciso di prorogarlo nella sua forma attuale per il periodo 2023-2024. Si è inoltre tenuto un primo scambio di opinioni sulla nuova concessione SSR, le quali caratteristiche saranno definite nel corso del prossimo anno ed entreranno in vigore il 1° gennaio 2025. Durante la discussione, il Consiglio federale ha dichiarato che la SSR deve continuare a servire la democrazia e la coesione del Paese, concentrare il suo mandato costituzionale di servizio pubblico maggiormente sull’informazione, l’istruzione e la cultura e, nei settori dell’intrattenimento e dello sport, oltre che concentrarsi sulle aree non coperte da altre emittenti.
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Obiettivo: l’online
Il Consiglio federale sta valutando la possibilità di affinare ulteriormente questo mandato per consentire alla SSR di competere con le piattaforme internazionali e di tenere conto del panorama mediatico svizzero. In futuro, la SSR dovrebbe concentrare maggiormente la sua presenza online sulle offerte audio e audiovisive, mentre si dovrebbero considerare ulteriori restrizioni per i testi scritti. In questo modo i media privati svizzeri avrebbero più spazio su internet.
Il consiglio si aspetta che la SSR prosegua la trasformazione già iniziata, continuando a coprire tutte le regioni del Paese, in tutte le lingue nazionali e per tutte le fasce d’età. La quota del canone della SSR dovrebbe rimanere di 1,25 miliardi di franchi all’anno. Per compensare il calo delle entrate pubblicitarie, dovrebbe aumentare l’efficienza e realizzare risparmi. Dopo le discussioni con la SRG, la nuova licenza sarà sottoposta a consultazione pubblica.
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