Congiuntura: Pil all’1,0% e inflazione al 2,2%. Kemeny, Seco: «La Svizzera non andrà in recessione»

Chiara De Carli

13/12/2022

13/12/2022 - 16:54

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Gli esperti prevedono inoltre un aumento del tasso di disoccupazione al 2,3%. Per il 2022 si fermerà al 2,2%.

Congiuntura: Pil all'1,0% e inflazione al 2,2%. Kemeny, Seco: «La Svizzera non andrà in recessione»

«L’economia svizzera dovrebbe svilupparsi debolmente l’anno prossimo, ma senza cadere in una grave recessione», ha affermato Felicitas Kemeny, capo settore alla Segreteria di Stato dell’economia in conferanza stampa a seguito delle previsioni diffuse sulla congiunta 2023.
L’esperta mette in conto anche un possibile trimestre con un tasso di crescita negativo, ma rassicura che la Svizzera non andrà in recessione.
Dall’analisi diffusa questa mattina, gli scenari parlano di un anno piatto con il prodotto interno lordo (Pil) che dovrebbe attestarsi allo 0,7%, il tasso di inflazione ancora al di sopra della soglia decisa dalla Bns al 2,2% e un tasso di disoccupazione in lievemente in crescita al 2,3%.
La Svizzera può fare affidamento sui consumi privati. La domanda interna continua a essere la principale fonte di sostegno della congiuntura elvetica. Mentre l’inflazione, anche se non è tra le più alte, continuerà a frenare la crescita, anche a causa degli scenari presenti al di fuori dei confini elvetici.
Nella peggiore delle ipotesi, la Seco ha elaborato uno scenario negativo. Soprattutto nel momento in cui dovesse concretizzarsi la crisi energetica. In questo caso il Pil crescerebbe dello 0,3% l’anno prossimo. Ma se come previsto i prezzi dell’energia torneranno a scendere, all’orizzonte possono delinearsi scenari più positivi. Kemeny preferisce però essere più concreta asserendo che sussiste un rischio maggiore di incorrere in uno scenario più negativo rispetto allo scenario di base ipotizzato.

Congiuntura 2023: le previsioni della Seco

Per il 2023 si prevede una crescita dell’economia svizzera significativamente inferiore alla media. A darne conferma gli esperti della Segreteria di Stato dell’economia (Seco) che prevedono che per l’anno prossimo il Pil, al netto degli eventi sportivi, si fermerà all’1,0%, per il 2024 si attesterà all’1,6%. La previsione è stata fatta in virtù del contesto migliore, ovvero senza carenza di energia sia nell’inverno in corso che in quello a venire.
Per quanto riguarda l’ultimo trimestre dell’anno, quello ancora in corso, gli esperti parlano di una performance dell’economia svizzera inferiore alla media. Mentre il trimestre precedente era stato in linea con le aspettative, con il Pil sostenuto in particolare dalla domanda interna.

Energia e economia mondiale condizionano quella Svizzera

L’andamento della congiuntura è strettamente legato a quello dell’economia mondiale e dell’approvvigionamento energetico. Per la sua previsione, il gruppo di esperti ipotizza che non ci sarà una carenza di energia con perdite di produzione diffuse sia nell’inverno in corso che nel prossimo. Tuttavia, la situazione energetica in Europa rimarrà probabilmente tesa e i prezzi del gas e dell’elettricità saranno ancora elevati. Inoltre, l’alta inflazione internazionale e la stretta monetaria potrebbero far rallentare la domanda. Nel complesso, il gruppo di esperti prevede uno sviluppo contenuto della domanda mondiale per i prossimi due anni. Questo rallenta anche i settori più esposti del commercio estero svizzero.

Frena l’inflazione, ma rimane al di sopra della soglia del 2,0%

Sul fronte dell’inflazione, estremamente in balìa dell’andamento dei prezzi dell’energia, gli esperti prevedono che su base annua per il 2022 si attesterà al 2,9%, mentre per il 2023 scenderà poco al di sopra della soglia decretata dalla Banca nazionale svizzera, al 2,2%. Per settembre dell’anno prossimo è attesa al 2,3%, a fronte del 3,0% registrato nello stesso periodo di quest’anno.
Si può ipotizzare un corrispondente effetto di contenimento della spesa per i consumi; allo stesso tempo, l’aumento dei tassi di interesse potrebbe frenare l’attività di investimento a livello internazionale.
In questo contesto, il gruppo di esperti prevede una crescita economica in Svizzera dell’1,0 % nel 2023 (previsione di settembre: 1,1 %), dopo il 2,0 % nel 2022 (previsione invariata). Ciò significherebbe che l’economia svizzera crescerà debolmente, ma senza cadere in una profonda recessione. Il rallentamento dell’economia si farà probabilmente sentire anche sul mercato del lavoro e la disoccupazione aumenterà gradualmente. Il tasso medio annuo di disoccupazione dovrebbe dunque attestarsi al 2,2 % nel 2022 e al 2,3 % nel 2023.

Situazione energetica

Dopo le tensioni dell’inverno 2023/2024, la situazione energetica in Europa dovrebbe gradualmente normalizzarsi con il passare del tempo. Allo stesso tempo, i tassi di inflazione dovrebbero diminuire a livello globale e l’economia mondiale dovrebbe gradualmente guadagnare slancio. A quel punto si avvierebbe una ripresa anche in Svizzera. Il gruppo di esperti prevede per il 2024 una crescita economica leggermente inferiore alla media (1,6 %), con un tasso di inflazione dell’1,5 %. Il tasso di disoccupazione dovrebbe aumentare ulteriormente e raggiungere una media annua del 2,4 %.

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