Conservare cibi o bevande nella plastica è sicuro?

Claudia Mustillo

5 Luglio 2021 - 11:17

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Conservare cibi o bevande nella plastica è sicuro? Vediamo quali sono i comportamenti da adottare per l’ambiente e la salute.

Negli ultimi anni la plastica è diventata protagonista di diverse problematiche sia relative all’ambiente sia alla salute dell’uomo. L’aumento delle tracce di microplastiche nei mari, negli alimenti e nell’uomo ha aumentato il livello di attenzione nei confronti dell’utilizzo della plastica nonché della sua conservazione.

Quali sono i comportamenti da adottare per evitare problemi alla salute e all’ambiente?

Plastica: come (non) utilizzarla

Sicuramente la prima soluzione per eliminare il problema è quella di non utilizzare la plastica e preferire alternative come il vetro o l’acciaio, soprattutto in cucina per la conservazione degli alimenti.

Le microplastiche, ossia le piccole particelle che inquinano il mare e l’ambiente e hanno un diametro compreso in un intervallo di grandezza che va dai 330 micrometri e i 5 millimetri, sono sempre più diffuse.

Nell’ultimo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente si stima che ogni chilometro quadrato di oceano contenga in media più di 63 mila particelle di microplastica. Nel Sudest asiatico il livello risulta 27 volte maggiore rispetto ad altre zone del mondo. Anche il Mediterraneo è uno dei mari più inquinati, dove si concentrano il 7% delle microplastiche a livello globale.

Sebbene la prima soluzione sia quella appunto di non utilizzare la plastica, comunque questa rimane ancora un traguardo lontano nel tempo, anche perché la produzione industriale è ancora fortemente legata alla plastica.

Quali sono quindi i comportamenti da adottare?

Sicuramente al primo posto il consiglio è quello di utilizzare borracce ed evitare di bere l’acqua nelle bottiglie di plastica che posso lasciare sostanze dannose per il corpo soprattutto se tenute sotto il sole. Anche per la conservazione degli alimenti è sconsigliabile utilizzare la plastica per alimenti caldi, proprio per via del rilascio di sostanze che potrebbero danneggiare - in grande quantità - la nostra salute. Infine, si sconsiglia il riutilizzo eccessivo degli oggetti di plastica e l’utilizzo di spugne abrasive per pulirli.

Per essere sicuri della conservazione dei cibi e degli alimenti è bene conoscere le sigle della plastica. Ad esempio il PET, con cui vengono realizzate bottiglie per acqua o bevande, è sicura se utilizzata per sostanze fredde. Il calore, infatti, ne favorisce la degradazione, che può rilasciare sostanze nocive con l’antimonio e l’acetaldeide.

Il PE2, invece, è una plastica per alimenti resistente. Utilizzata spesso per gli yogurt o anche per il latte e resiste di più agli alimenti caldi.

Infine, bisogna prestare molta attenzione al PVC che può rilasciare ftalati e se bruciato anche diossina e proprio per questo si sta cercando di sostituirlo con altri materiali. Dove si può trovare? Ad esempio potrebbe essere presente nelle pellicole per avvolgere i cibi, quindi prestate attenzione durante l’acquisto dei prodotti per conservare gli alimenti e in linea generale prediligete vetro e porcellana.

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