In questo modo, indipendente da dove e da chi vengono forniti, i Cantoni pagheranno in media il 26,9% dei servizi, mentre gli assicuratori malattia il 73,1%.
Il finanziamento dei servizi sanitari è stato riorganizzato questa mattina da parte del Consiglio degli Stati. Con 29 voti favorevoli, 6 contrari e 5 astenuti è stato dato seguito alla volontà espressa da parte del Parlamento, sulla regolamentazione uniformata del finanziamento delle prestazioni di assistenza sanitaria.
Attualmente i Cantoni finanziano i trattamenti sanitari per il 55% dei servizi ospedalieri, mentre nel settore ambulatoriale il 100% è coperto dall’assicurazione obbligatoria.
Con la decisione presa dal Consiglio degli Stati, i Cantoni pagheranno almeno il 26,9% dei servizi, mentre gli assicuratori malattia al massimo il 73,1% dei premi, indipendentemente da dove e da chi vengono forniti. Le proporzioni dei pazienti vengono infine detratte.
La riforma della legge sulle assicurazioni malattia, rappresenta il maggiore cambiamento dopo l’entrata in vigore della normativa nel 1996 ed è è stata elaborata dalla Commissione per la salute del Consiglio nazionale; l’impulso è stato dato dalla consigliera nazionale Ruth Humbel (centro/AG) nel 2009 con un’iniziativa parlamentare.
Tempo per adeguarsi
Il Consiglio degli Stati ha dato tre anni di tempo ai Cantoni per prepararsi e altri quattro, dopo il passaggio al nuovo sistema, per raggiungere le quote di costo.
La Camera vuole inoltre verificare se il passaggio al finanziamento uniforme sarà neutrale dal punto di vista dei costi per le casse malattia e i Cantoni dal 2016 al 2019. E se è necessario apportare delle modifiche. A tal fine, ha adottato una mozione con la quale anche il Consiglio federale è d’accordo.
Il progetto di legge torna al Consiglio nazionale.
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