I parlamentari si sono espressi favorevolmente all’intervento della Bns e considerano la situazione diversa da quella di Ubs nel 2008. Ora spetta a Credit Suisse recuperare la fiducia dei suoi clienti.
Anche il Consiglio federale ha deciso di discutere riguardo la tempesta che si è abbattuta su Credit Suisse. A darne la notizia l’agenzia di stampa Kystone-SDA le cui fonti hanno confermato che oggi si terrà una seduta speciale.
Il governo federale si riunirà dunque in una sessione straordinaria con all’ordine del giorno le difficoltà della grande banca. Alla vigilia della seduta ordinaria in programma per domani, venerdì 17 marzo. Inizialmente, non era fatti chiaro se il governo avrebbe preso delle decisioni in merito. Il caos generato sui mercati nella giornata di ieri ha indotto delle reazione da parte dei funzionari della Confederazione.
Parlamentari favorevoli alla manovra
Intanto in questa mattinata, i parlamentari dei partiti borghesi hanno elogiato all’unanimità il sostegno della Banca nazionale svizzera (Bns) a Credit Suisse, una misura messa in atto per arginare la perdita di sfiducia che ha travolto la grande banca.
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Secondo Thomas Matter (SVP/ZH), consigliere nazionale e banchiere, Credit Suisse ha un problema di fiducia, ma non di solvibilità, ha riferito a Keystone-SDA. La Bns è intervenuta correttamente, poiché tra i suoi compiti, oltre alla stabilità dei prezzi, vi è anche la stabilità dei mercati finanziari. Per il momento, stando alle parole di Matter, non vi sarebbe alcun motivo per cui lo Stato debba intervenire.
Anche per la consigliera nazionale FDP e vice vice capogruppo parlamentare Daniela Schneeberger (BL) la tempesta che si è abbattuta su Credit Suisse trova origine in un problema di fiducia da parte dei clienti e del mercato. Per ora esclude un salvataggio satale, come era stato nel 2008 con UBS. Bns e Finma hanno già fatto quanto necessario.
Intervento giudicato da Glarner Mitte Nationalrat Martin Landolt come "estremamente prezioso e rafforza la fiducia”. Essendo poi una banca classificata come sistemica, il meccanismo di salvataggio è predisposto e potrebbe essere attivato se necessario.
La situazione dovrebbe stabilizzarsi
Per Jürg Grossen, presidente del Partito verde liberale (GLP), l’intervento della Bns a sostegno di Cs dovrebbe permettere alla situazione di stabilizzarsi.
Schneeberger, Matter, Landolt e Grossen concordano sul fatto che la copertura del capitale di CS è tre volte tanto quella disposta durante la crisi finanziaria del 2008. Attualmente i requisiti di adeguatezza patrimoniale risultano soddisfatti. Indice del fatto che Cs si trova in una situazione diversa rispetto a quella di Ubs.
Credit Suisse deve riconquistare la fiducia
Ora sta quindi a Credit Suisse risolvere il problema della fiducia. Possibile solo attraverso una buona comunicazione permanente e soprattutto trasparente, ha detto Matter a Keystone-SDA.
Nella notte di giovedì, la banca svizzera ha annunciato di prendere in prestito dalla Bns 50 miliardi di franchi. Dopo che lo stesso istituto centrale e Finma, in un comunicato congiunto, avevano espresso il loro sostegno. All’inizio degli scambi di questa mattina, le quotazioni di Credit Suisse sono rimbalzate oltre il 30%, poco prima di mezzogiorno viaggiano in ripresa del 23% a 2,09 franchi per azione.
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