Data di scadenza per i combustibili fossili: Cop28 scrive l’ennesima pagina di storia

Sara Bracchetti

13 Dicembre 2023 - 13:58

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Entro il 2050 dovranno essere abbandonati: raggiunto all’alba del 13 dicembre un accordo sul clima che prevede una drastica accelerata. Addio alla parola "graduale" nei documenti.

Data di scadenza per i combustibili fossili: Cop28 scrive l'ennesima pagina di storia

Il giorno è di quelli indimenticabili. Anche se per ora sono solo parole sulla carta, ma di quelle che contano: il mondo deve rinunciare ai combustibili fossili entro il 2050. O, almeno, i Paesi del Cop28 presenti a Dubai, dove i colloqui sul clima si sono conclusi con un accordo in tal senso. Ad annunciarlo, il presidente della Cop Ahmed Al-Jaber, sultano degli Emirati Arabi Uniti, al termine di una notte di trattative in cui «per la prima volta in assoluto abbiamo scritto combustibili fossili nel testo».

Definita una "lingua comune"

«È un accordo storico e no sono orgoglioso - ha dichiarato poche ore fa guadagnandosi gli applausi della platea illustre - Per la prima volta in assoluto c’è un linguaggio sull’uscita dei combustibili fossili», che dovranno essere abbandonati, secondo gli auspici, in modo ordinato, contribuendo con il massimo sforzo alla transizione globale.

Dall’efficienza energetica allo zero carbon

Molti gli inviti alla transizione energetica presenti nel testo, come triplicare le capacità di energia rinnovabile e raddoppiare l’efficienza energetica nel giro di sei anni soltanto, nonché accelerare le tecnologie low e zero carbon, nucleare compreso.

Trovata una "nuova strada"

«Un accordo è valido tanto quanto la sua attuazione. Siamo ciò che facciamo, non ciò che diciamo - ha commentato Al Jaber - Dobbiamo compiere i passi necessari per trasformare questo accordo in azioni tangibili». Si tratta, ora, di mettere alla prova la «nuova strada» che si è delineata. «Seguendo la nostra stella polare, abbiamo trovato quella nuova strada. Abbiamo fornito una risposta globale e, insieme, abbiamo affrontato le realtà e indirizzato il mondo nella giusta direzione».

Parigi non basta, servono obiettivi

Cop28 chiarisce così che l’Accordo di Parigi, così com’è stato concepito, da solo non basta: è necessario individuare «obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni a livello economico», capaci di essere essere «allineati con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 gradi, come confermato dalle ultime scoperte scientifiche».

Appello alle economie emergenti

L’appello non è solo ai paesi sviluppati, ma anche alle economie emergenti ed è drastico nelle richieste. La bozza di accordo, presentata a Dubai all’alba del 13 dicembre, non contempla più l’eliminazione graduale dei combustibili fossili, ma auspica un’accelerata significativa, in grado di portare alle zero emissioni nel mondo nel 2050.

Una "deroga" alla Cina

L’annus horribilis sarà il 2025, quando dovrebbe essere raggiunto il picco massimo di emissioni di carbonio prima di cominciare il declino; che, per paesi come la Cina, potrebbe però cominciare con qualche anno di ritardo.

Il plauso di Usa e Ue

«Questo documento manda un messaggio molto forte al mondo» ha detto John Kerry, inviato speciale Usa per il clima, mentre Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha affidato a X-Twitter le sue «Congratulazioni COP28! Una parte cruciale di questo storico accordo è davvero "made in Europe". Tutto il mondo ha approvato i nostri obiettivi al 2030: triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica, entrambi entro il 2030. L’accordo di oggi segna l’inizio dell’era post-fossile».

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