Primo match e primi tre punti per la nazionale di Yakin. La partita termina 1-0 con una rete al 48° di Embolo su assist di Shaqiri. Prossimo appuntamento contro il Brasile, il 28 novembre alle 17 (ora svizzera).
La Svizzera parte bene in questo Mondiale in Qatar, battendo di misura il Camerun con una rete di Breel Embolo in una partita chiusa e con poche occasioni. I rossocrociati conquistano già 3 punti fondamentali per inseguire il sogno degli ottavi di finale. Il prossimo appuntamento sarà contro il Brasile, lunedì 28 novembre alle 17.
Una vittoria di misura
Svizzera e Camerun sono scese in campo con un assetto tattico simile, con un attitudine molto cauta e conservativa. La Svizzera ha provato a costruire occasioni tramite il possesso palla, mentre i leoni africani cercavano più insistentemente delle ripartenze rapide.
Il primo tempo è iniziato su ritmi sostenuti, con le due squadre contratte in fase di studio. Diversi errori di disattenzione, un filo di tensione ampiamente palpabile e la percezione di due squadre più timorose di subire un gol che desiderose di darsi da fare per segnarlo.
La Svizzera mantiene il possesso ma allo stesso tempo fatica a trovare varchi tra la compatta difesa del Camerun. Gli africani si difendono con intelligenza, provando anche a impensierire Sommer con contropiedi pericolosi. Nulla di concreto da entrambe le parti e un equilibrio assoluto che accompagna le due squadre fino allo scadere della prima metà di gara. Per la Svizzera si conta un’unica occasione da calcio d’angolo, con un colpo di testa di Akanji che finisce di poco a lato della porta difesa da Onana.
Il secondo tempo inizia in modo inaspettato, con una Svizzera indubbiamente più cinica e spietata. Dopo appena tre minuti Shaqiri si è trovato praticamente libero sulla destra: il fantasista svizzero ha offerto uno splendido pallone a Embolo, che ha dovuto solo appoggiare in rete e siglare il gol del vantaggio, battendo l’interista Onana.
Il Camerun accusa leggermente il colpo, salvo poi svegliarsi sfiorando il pareggio in alcune occasioni. È Sommer però a tenere in piedi i rossocrociati, proteggendo i pali in maniera decisiva più di una volta. I leoni africani non riescono a fare male e nel frattempo la Svizzera rischia di raddoppiare in contropiede con due occasioni clamorose fallite, prima con Vargas e poi con Seferovic. Non arrivano occasioni importanti e per questo il risultato rimane invariato fino al 96° minuto: la Svizzera vince di stretta misura, e conquista tre punti che la proiettano in testa al girone, in attesa della sfida di stasera tra Brasile e Serbia.
I migliori della Svizzera
I migliori nelle file del CT Yakin sono stati senza dubbio i due protagonisti del gol: Embolo e Shaqiri. Il primo non ha eccelso come primo riferimento offensivo, gestendo non sempre bene i palloni fuori dall’area di rigore, ma si dimostra decisivo in fase realizzativa, mettendo in apprensione i difensori oltre a segnare il gol partita. L’ala di origine albanese invece mostra ancora una volta la metamorfosi miracolosa con la maglia rossocrociata, confermandosi il faro offensivo della squadra. La sua spinta non è sempre stata continua nell’arco dei 90 minuti, ma si è dimostrato l’arma in più degli elvetici in fase di rifinitura, servendo molti palloni in mezzo all’area tra cui l’assist per il vantaggio. Dopo qualche indecisione nel primo tempo, Yann Sommer si è dimostrato uno dei top player della rosa, salvando il risultato più volte nella seconda parte di gara.
Il resto dei ragazzi di Yakin mette a segno una solida prestazione da sufficienza, con poche iniziative personali degne di nota. Sulla linea difensiva è spiccata l’ottima prestazione di Widmer sull’out di destra, parendo a tratti onnipresente nello svolgere le due fasi. Qualche indecisione di troppo per il leader difensivo Akanji, sia in fase di gestione della palla sia in marcatura. Tra i centrocampisti piuttosto impalpabile Sow, schierato sulla trequarti, ma incapace di incidere sulla manovra offensiva elvetica.
Breel Embolo, il protagonista annunciato
È stata certamente una partite del cuore per Breel Embolo. L’attaccante in forza al Monaco ha dovuto affrontare il suo passato e le sue origini, dato il Camerun è proprio il Paese da cui proviene. Il centravanti è infatti nato a Yaoundé, capitale dello Stato africano, ed emigrato nel nostro Paese con la famiglia nel 2003. Nel 2014 ha ottenuto la cittadinanza elvetica, decidendo quindi di rappresentare anche calcisticamente il Paese che lo ha accolto. Ha sempre dichiarato in passato, nonostante essendo nato e cresciuto in Camerun, di sentirsi svizzero al 100%, e per questo ha scelto di vestire la maglia rossocrociata.
L’emozione del 25enne è stata visibile sin da subito, culminata al minuto 48’ quando al momento del gol ha deciso di non esultare, in segno di rispetto verso il suo Paese natale. La partita non poteva essere che decisa da lui, il destino ha messo di fronte Breel con una dura sfida emotiva, e il numero 7 elvetico ha risposto presente.
Fonte foto. FIFA.com
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