Calano ancora i nuovi contagi in Svizzera e in Ticino. Le università del Cantone raccoglieranno i dati epidemiologici su oltre 3’000 residenti con l’obiettivo di monitorare le (re)infezioni e la persistenza degli anticorpi nel tempo.
In Svizzera, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 16’183 nuovi casi di Coronavirus, secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). I numeri sono dunque ancora in calo rispetto a quelli comunicati ieri.
16 i nuovi decessi e 113 le persone ricoverate in ospedale.
La variante Omicron rappresenta ormai la totalità dei casi e si attesta al 99,3%.
Sul fronte degli ospedali, i pazienti Covid occupano il 20,60% dei posti disponibili in terapia intensiva, con un tasso d’occupazione del 75,60%.
Prosegue la campagna vaccinale. Il 68,74% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 77,93%. Inoltre, il 75,64% delle persone oltre i 65 anni e il 41,15% della popolazione hanno ricevuto il booster.
Secondo l’UFSP, 69’963 persone si trovano attualmente in isolamento dopo essere state testate positive.
In Ticino, sono 540 i casi di Coronavirus registrati oggi e USI e SUPSI proseguono lo studio Corona Immunitas Ticino che raccoglierà i dati epidemiologici su oltre 3’000 residenti nel Cantone.
La situazione in Ticino
Calano ancora i contagi da Covid-19 in Ticino. Sono 540 quelli registrati nelle ultime 24 ore.
Aumentano invece i pazienti ricoverati, 95 contro gli 86 di ieri, mentre quelli in cure intense restano stabili a 8.
Non si registrano nuovi decessi.
Nelle case anziani si registrano 3 nuovi positivi, per un totale di 37 distribuiti in 6 strutture sul territorio. Non si segnalano decessi legati al Covid.
Lo studio sull’immunità al Coronavirus in Ticino
Il monitoraggio Corona Immunitas Ticino, raccoglierà i dati epidemiologici su oltre 3’000 residenti nel Cantone con l’obiettivo di monitorare le (re)infezioni e la persistenza degli anticorpi nel tempo, in una nuova fase pandemica caratterizzata dal progressivo allentamento delle misure di prevenzione e protezione.
In particolare, il campione rappresentativo della popolazione è stato estratto dall’Ufficio federale di statistica e verrà invitato nei prossimi giorni a prendere parte allo studio. Ai partecipanti verrà chiesto di effettuare due test sierologici nel corso dell’anno e di compilare dei questionari focalizzati sulla salute, su eventuali sintomi, sui comportamenti e sul benessere psicologico.
Il primo round di prelievi si svolgerà nel corso del mese di marzo 2022 presso alcune sedi dell’Ente Ospedaliero Cantonale (Bellinzona e Lugano) e del Centro Medico (Mendrisio, Chiasso, Lugano centro, Bellinzona e Locarno).
Lo scopo primario di questa collaborazione che vede impegnati l’Istituto di salute pubblica (IPH) dell’USI e il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI, con il sostegno dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) e del Centro Medico, è misurare la diffusione del virus e lo sviluppo dell’immunità nella popolazione ticinese, tenendo in considerazione le varianti del virus, l’andamento della campagna vaccinale, e i recentissimi allentamenti delle misure di prevenzione.
L’importante progetto continuerà dunque a fornire dati preziosi per le valutazioni delle autorità competenti.
Secondo gli ultimi dati, in un anno, la sieroprevalenza in Ticino è aumentata dal 12% (luglio 2020) al 16% (novembre 2020) fino a raggiungere il 73% (giugno 2021). La maggior parte dei ticinesi ha dunque gli anticorpi contro il SARS-CoV-2, il virus del COVID-19, ma persistono differenze marcate tra le fasce d’età e in base alla copertura vaccinale.
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