Covid: 16’183 casi. USI e SUPSI proseguono lo studio Corona Immunitas Ticino

Laura Bordoli

18 Febbraio 2022 - 14:20

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Calano ancora i nuovi contagi in Svizzera e in Ticino. Le università del Cantone raccoglieranno i dati epidemiologici su oltre 3’000 residenti con l’obiettivo di monitorare le (re)infezioni e la persistenza degli anticorpi nel tempo.

Covid: 16'183 casi. USI e SUPSI proseguono lo studio Corona Immunitas Ticino

In Svizzera, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 16’183 nuovi casi di Coronavirus, secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). I numeri sono dunque ancora in calo rispetto a quelli comunicati ieri.
16 i nuovi decessi e 113 le persone ricoverate in ospedale.
La variante Omicron rappresenta ormai la totalità dei casi e si attesta al 99,3%.
Sul fronte degli ospedali, i pazienti Covid occupano il 20,60% dei posti disponibili in terapia intensiva, con un tasso d’occupazione del 75,60%.
Prosegue la campagna vaccinale. Il 68,74% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 77,93%. Inoltre, il 75,64% delle persone oltre i 65 anni e il 41,15% della popolazione hanno ricevuto il booster.
Secondo l’UFSP, 69’963 persone si trovano attualmente in isolamento dopo essere state testate positive.

In Ticino, sono 540 i casi di Coronavirus registrati oggi e USI e SUPSI proseguono lo studio Corona Immunitas Ticino che raccoglierà i dati epidemiologici su oltre 3’000 residenti nel Cantone.

La situazione in Ticino

Calano ancora i contagi da Covid-19 in Ticino. Sono 540 quelli registrati nelle ultime 24 ore.
Aumentano invece i pazienti ricoverati, 95 contro gli 86 di ieri, mentre quelli in cure intense restano stabili a 8.
Non si registrano nuovi decessi.
Nelle case anziani si registrano 3 nuovi positivi, per un totale di 37 distribuiti in 6 strutture sul territorio. Non si segnalano decessi legati al Covid.

Lo studio sull’immunità al Coronavirus in Ticino

Il monitoraggio Corona Immunitas Ticino, raccoglierà i dati epidemiologici su oltre 3’000 residenti nel Cantone con l’obiettivo di monitorare le (re)infezioni e la persistenza degli anticorpi nel tempo, in una nuova fase pandemica caratterizzata dal progressivo allentamento delle misure di prevenzione e protezione.
In particolare, il campione rappresentativo della popolazione è stato estratto dall’Ufficio federale di statistica e verrà invitato nei prossimi giorni a prendere parte allo studio. Ai partecipanti verrà chiesto di effettuare due test sierologici nel corso dell’anno e di compilare dei questionari focalizzati sulla salute, su eventuali sintomi, sui comportamenti e sul benessere psicologico.
Il primo round di prelievi si svolgerà nel corso del mese di marzo 2022 presso alcune sedi dell’Ente Ospedaliero Cantonale (Bellinzona e Lugano) e del Centro Medico (Mendrisio, Chiasso, Lugano centro, Bellinzona e Locarno).
Lo scopo primario di questa collaborazione che vede impegnati l’Istituto di salute pubblica (IPH) dell’USI e il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI, con il sostegno dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) e del Centro Medico, è misurare la diffusione del virus e lo sviluppo dell’immunità nella popolazione ticinese, tenendo in considerazione le varianti del virus, l’andamento della campagna vaccinale, e i recentissimi allentamenti delle misure di prevenzione.
L’importante progetto continuerà dunque a fornire dati preziosi per le valutazioni delle autorità competenti.
Secondo gli ultimi dati, in un anno, la sieroprevalenza in Ticino è aumentata dal 12% (luglio 2020) al 16% (novembre 2020) fino a raggiungere il 73% (giugno 2021). La maggior parte dei ticinesi ha dunque gli anticorpi contro il SARS-CoV-2, il virus del COVID-19, ma persistono differenze marcate tra le fasce d’età e in base alla copertura vaccinale.

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