La curva epidemiologica è in discesa e gli ospedali elvetici tornano a respirare. Anche in Ticino calano i pazienti ricoverati.
In Svizzera, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 26’321 nuovi casi di Coronavirus, secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
19 i nuovi decessi e 148 persone sono state ricoverate in ospedale.
659 persone si trovano attualmente in cure intense. I pazienti Covid calano ulteriormente e occupano il 22,50% dei posti disponibili in terapia intensiva, con un tasso d’occupazione del 76,20%.
Il tasso di positività è del 32,2%, contro il 35,1% della scorsa settimana.
La variante Omicron rappresenta il 98,1% dei casi.
Sul fronte della campagna vaccinale, il 68,56% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 77,87%. Inoltre, il 75,18% delle persone oltre i 65 anni e il 40,61% della popolazione hanno ricevuto il booster.
Secondo l’UFSP, 100’574 persone si trovano attualmente in isolamento dopo essere state testate positive.
La situazione in Ticino
In Ticino, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 818 nuovi casi.
Si registra un nuovo decesso, che porta il numero totale delle vittime da inizio pandemia a 1’108.
Anche nel Cantone, scendono i ricoverati per Covid nelle strutture ospedaliere, ora a quota 132, 13 in meno di ieri. Di loro, 12 necessitano di cure intensive (+ 2).
La situazione nelle case anziani ticinesi è stabile. Tra i residenti si registrano sei nuovi contagi e cinque guariti. Gli infetti salgono così a 27 in tutto, divisi in sette diverse strutture.
Sul fronte della campagna vaccinale, i dati riportano che il 71,8% della popolazione è completamente vaccinato (due dosi oppure già guariti dalla malattia con una dose). Il 44,3% dei ticinesi ha ricevuto anche la dose di richiamo, percentuale che si eleva al 77,8% nella categoria degli over65.
La Confederazione riserva 2’000 confezioni di un farmaco contro il Covid-19
L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha concluso un contratto per l’acquisto di 2’000 confezioni aggiuntive dell’anticorpo monoclonale Sotrovimab, sviluppato da GlaxoSmithKline in collaborazione con VIR Biotechnology. L’anticorpo è stato scoperto dall’azienda ticinese Humabs BioMed di Bellinzona e studi clinici hanno mostrato che può proteggere le persone infette particolarmente a rischio da un decorso grave della malattia.
Questo è il terzo contratto con GlaxoSmithKline per riservare il suo farmaco contro il Coronavirus, dopo due ordini nel 2021 per rispettivamente 3000 e 2000 confezioni.
A tal proposito, si sottolinea che la Confederazione coprirà i costi dei trattamenti ambulatoriali fino a quando non saranno rimborsati dall’assicurazione malattie obbligatoria.
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