In Svizzera scende ulteriormente il tasso di positività al Coronavirus e il Ticino “dice sì” all’abbandono di tutti i provvedimenti attualmente in vigore, escluso l’obbligo di indossare la mascherina.
Nelle ultime 24 ore in Svizzera sono stati accertati 29’144 nuovi contagi da Covid-19, 141 ospedalizzazioni e 11 decessi. Questi i dati diffusi dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
Scende il tasso di positività e si attesta al 33,9%, contro il 36,8% della scorsa settimana.
La variante Omicron rappresenta il 98,1% dei casi.
673 persone si trovano attualmente in cure intense. I pazienti Covid occupano il 24,20% dei posti disponibili in terapia intensiva, con un tasso d’occupazione del 77,40%.
Sul fronte della campagna vaccinale, il 68,52% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 77,84%. Inoltre, il 75,09% delle persone oltre i 65 anni e il 40,50% della popolazione hanno ricevuto il booster.
Secondo l’UFSP, 87’957 persone si trovano attualmente in isolamento dopo essere state testate positive.
In Ticino calano i ricoveri e il Cantone “ha detto sì” all’abbandono di tutti i provvedimenti attualmente in vigore, escluso l’obbligo di indossare la mascherina.
La situazione in Ticino
Nelle ultime 24 ore in Ticino sono stati registrati 998 nuovi casi di positività al Covid-19, mentre negli ospedali continuano a diminuire i pazienti. In totale sono 145 (-6) i ricoverati, di cui dieci in terapia intensiva.
Si registrano due decessi e il totale da inizio pandemia aumenta così a 1’107 persone.
Sul fronte della campagna vaccinale, in Ticino sono state somministrate 662’838 dosi di vaccino; le persone completamente vaccinate sono il 71,8%, mentre il 44,1% degli abitanti del Cantone ha ricevuto la vaccinazione di richiamo.
Per quanto riguarda le case anziani, una delle due vittime odierne era ospite di una struttura del Cantone e oggi si segnalano 10 ulteriori ospiti positivi e 5 guariti, per un totale di 26 residenti attualmente positivi suddivisi in 7 case di cura.
Il Ticino vuole il ritorno alla normalità
Il Governo ticinese ha preso posizione oggi in merito alla consultazione lanciata lo scorso 2 febbraio dal Consiglio federale relativa a una serie di modifiche del dispositivo di provvedimenti nell’ambito del COVID-19.
In particolare, il contesto epidemiologico, con un numero stabile di ospedalizzazioni nonostante un alto numero di nuovi contagi, ha indotto il Governo ticinese a esprimersi a favore della prima variante posta in consultazione, che prevede l’abbandono di principio di tutti i provvedimenti attualmente in vigore.
Il Consiglio di Stato ha però manifestato il proprio sostegno al mantenimento, almeno temporaneo, dell’obbligo di indossare la mascherina nei contesti che oggi lo prevedono (strutture sanitarie, trasporti pubblici, commerci). Questa misura, ormai entrata nell’uso corrente, è infatti considerata efficace, poco limitativa della libertà personale e priva di ripercussioni significative per le attività economiche, sociali e culturali.
«Riconosciamo l’esigenza per la popolazione di un ritorno alla vita ordinaria e condividiamo l’intenzione e la possibilità di procedere ad ampi allentamenti, ma riteniamo doveroso mantenere un minimo di prudenza e le misure basilari, in particolare l’uso della mascherina» si legge nella risposta del Governo ticinese.
Il Cantone ritiene poi necessario «definire chiaramente gli indicatori che giustificheranno la fine» dell’obbligo di mascherina.
Anche l’isolamento e la dichiarazione per le persone positive al Coronavirus dovranno essere mantenuti, in quanto provvedimenti basilari a detta delle autorità ticinesi.
Argomenti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter