Covid: 32’087 casi. Raccomandazioni per gli ospedali e 14 milioni di vaccini

Laura Bordoli

11/03/2022

11/03/2022 - 18:42

condividi
Facebook
twitter whatsapp

La Conferenza dei direttori cantonali della sanità (Cds) ha dato indicazioni per far fronte a eventuali nuove ondate, il Consiglio Federale ha deciso l’acquisto di 14 milioni di dosi per il 2023.

Covid: 32'087 casi. Raccomandazioni per gli ospedali e 14 milioni di vaccini

In Svizzera, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 32’087 nuovi casi di Coronavirus, secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
Sette i nuovi decessi e 122 le persone ricoverate in ospedale; 637 persone si trovano attualmente in cure intense. I pazienti Covid occupano il 16,30% dei posti disponibili in terapia intensiva, con un tasso d’occupazione del 76,90%.
La variante Omicron rappresenta il 99,7% dei casi.
Sul fronte della campagna vaccinale, il 69,09% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 78,16%. Inoltre, il 76,07% delle persone oltre i 65 anni e il 41,70% della popolazione hanno ricevuto il booster.
Secondo l’UFSP, 96’035 persone si trovano attualmente in isolamento dopo essere state testate positive.

In Ticino sono 1’047 i nuovi casi e la Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) ha indicato alcune raccomandazioni per gli ospedali elvetici che dovranno far fronte a eventuali nuove ondate di Coronavirus.
Il Consiglio Federale ha invece deciso oggi l’acquisto di 14 milioni di dosi di vaccino anti-Covid per il 2023.

Nuove raccomandazioni per gli ospedali

I cantoni dovranno garantire che i loro ospedali potranno far fronte a eventuali nuove ondate di Coronavirus durante le prossime stagioni autunnale e invernale.
A tal proposito, la Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS) ha sottoposto loro alcune raccomandazioni.
In primo luogo, è essenziale che le strutture siano flessibili e, in caso di picchi pandemici, le operazioni non urgenti e pianificabili dovranno essere rimandate.
Inoltre, tutti gli ospedali per malattie acute e altri istituti di trattamento ospedaliero dovranno prendere in carico dei malati di Coronavirus.
Per quanto riguarda i reparti di cure intensive, la CDS suggerisce la creazione di posti ad hoc, a condizione che le risorse del personale lo consentano.
Inoltre, un’attenzione particolare deve essere rivolta al personale dei reparti di cure intense. Una possibile pista da seguire sarebbero rotazioni con dipendenti che lavorano in altri servizi preferendo le persone che hanno già lavorato nei reparti di cure intensive. In aggiunta, gli istituti dovranno restare in contatto con i volontari, i pensionati e le altre categorie professionali già interpellate durante le precedenti ondate.
Per quanto riguarda i trasferimenti, secondo la CDS, a livello regionale, i cantoni dovranno prendere in considerazione trasferimenti di pazienti tra ospedali in caso di sovraccarico del sistema. Una volta esaurite le possibilità di trasferire malati, potrà allora essere sollecitato il Coordinamento nazionale.

Altre 14 milioni di dosi di vaccino anti-Covid

A titolo precauzionale, la Svizzera acquisterà 14 milioni di dosi di vaccino anti-Covid per il 2023: 7 milioni del preparato di Pfizer/BioNTech e altrettanti di Moderna.
Lo ha deciso oggi il Consiglio federale, allo scopo di garantire l’approvvigionamento della popolazione in tutti i possibili scenari pandemici. La decisione dovrà essere approvata dal parlamento.
Come in passato, i vaccini acquistati in eccesso e non necessari alla Svizzera saranno rivenduti o ceduti.
Sempre nella sua seduta odierna, il governo ha inoltre deciso di sostenere la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) con altri dieci milioni di franchi. Questa istituzione si è infatti dimostrata leader nelle attività di ricerca e sviluppo di vaccini contro le pandemie e le epidemie. Già nell’aprile 2020 Berna aveva sostenuto la CEPI con un importo di dieci milioni.
In aggiunta, il governo ha chiesto al Parlamento di stanziare un credito aggiuntivo per l’acquisto di ulteriori farmaci anti-Covid-19. Al momento si presume che nell’autunno-inverno 2022/2023 saranno nuovamente necessarie medicine per il trattamento di pazienti affetti dal virus. L’obiettivo è garantire una quantità sufficiente di medicinali, in particolare per i pazienti a rischio. I farmaci saranno acquistati tramite la Farmacia dell’esercito in collaborazione con l’Ufficio federale della sanità pubblica.

La situazione in Ticino

Scende il numero di casi in Ticino, sono 1’047 i contagi registrati nelle ultime 24 ore. Si segnala un nuovo decesso.
Aumentano, anche se di poco, i pazienti Covid negli ospedali ticinesi. Sono 93, cinque in più di ieri, mentre il numero di pazienti in cure intense sale da 7 a 9.
Negli istituti per anziani del Cantone, 19 dei quali presentano casi positivi, si contano oggi 20 ulteriori contagi e 7 dimissioni fra i residenti. 110 sono attualmente quelli positivi.

Iscriviti alla newsletter