A partire da domani l’isolamento e la quarantena per i positivi saranno ridotti a cinque giorni. Il 68% degli over 65 anni ha ricevuto il booster.
La curva epidemiologica in Svizzera si mantiene stabile, con numeri in linea con quelli della scorsa settimana.
Sono infatti 32’881 i nuovi contagi e 36 decessi nelle ultime 24 ore. Lo rende noto l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
I nuovi ricoveri sono stati 249.
La variante Omicron rappresenta il 76,7% dei casi, mentre Delta scende al 23,3%.
Al momento 678 persone si trovano in terapia intensiva. I pazienti Covid occupano il 30,20% dei posti disponibili in cure intense, con un tasso d’occupazione del 75,50%.
Sul fronte della campagna vaccinale, il 67,66% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 76,99%. Inoltre, il 68,88% delle persone oltre i 65 anni e il 31,57% della popolazione hanno ricevuto il cosiddetto booster.
Inoltre, secondo l’UFSP, 161’568 persone si trovano attualmente in isolamento dopo essere state testate positive. Sono invece 57’021 quelle in quarantena dopo essere state in contato con un positivo.
Considerando che la durata di tempo tra l’infezione e il periodo in cui una persona è contagiosa è diminuita con la variante Omicron e vari settori sono sotto pressione a causa delle assenze prolungate delle persone dal lavoro, il governo ha deciso di ridurre il periodo di isolamento e quarantena per i positivi a 5 giorni.
Quarantena e isolamento ridotti
A partire da domani In Svizzera l’isolamento per chi è risultato positivo al Covid-19 passa da dieci a cinque giorni a condizione di non avere più sintomi da almeno 48 ore.
Anche la quarantena per chi è stato in contatto con un positivo viene ridotta a cinque giorni e sarà limitata alle persone che vivono o hanno avuto contatti regolari e ravvicinati con la persona contagiata.
Sono esentate dalla quarantena le persone vaccinate o guarite da meno di quattro mesi.
Le motivazioni della decisione derivano dalla diminuzione dei ricoveri e dell’utilizzo delle unità di terapia intensiva nonostante l’aumento esponenziale del numero di casi positivi. Infatti, con l’arrivo della variante Omicron, le persone vaccinate o guarite hanno meno probabilità di essere ricoverate rispetto alla Delta.
Nuovi dati scientifici confermano inoltre che la terza dose riduce notevolmente il rischio di ricovero in ospedale. La vaccinazione continua quindi a offrire la migliore protezione contro i decorsi gravi e le conseguenze a lungo termine della malattia.
In aggiunta, con la variante Omicron, l’intervallo di tempo tra infezione e trasmissione del virus si è ridotto.
Per questi motivi, ma anche per far fronte ai problemi dati dal numero elevato dalle persone finite in quarantena e in isolamento, il Consiglio federale ha deciso di ridurre la loro durata.
L’esecutivo ha intanto avviato in consultazione presso i Cantoni la proposta di ridurre la validità del green pass a nove mesi e prorogare fino a fine marzo le disposizioni adottate il 17 dicembre: uso del 2G (green pass per soli vaccinati e guariti), telelavoro e limiti negli incontri privati.
In questo modo si garantisce che il certificato di vaccinazione continui a essere riconosciuto dall’UE. Una decisione definitiva è attesa la prossima settimana.
La situazione in Ticino
In Ticino i numeri sono stabili se confrontati con quelli di ieri.
Sono 1.548 i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore, che portano il totale da inizio pandemia a 69.443.
Sono stati segnalati tre nuovi decessi: i morti totali sono 1.070.
168 persone (-10 rispetto a ieri) sono attualmente ricoverate in ospedale a causa della COVID-19.
14 pazienti (-2) si trovano in cure intense.
Continuano però i contagi nelle case anziani: sono 12 i nuovi casi registrati e 3 le persone guarite nelle ultime 24 ore in un totale di 14 strutture, nelle quali si trovano attualmente 62 ospiti positivi.
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