Covid: 38.015 nuovi casi. Ecco tutte le misure prorogate fino a fine marzo

Laura Bordoli

19 Gennaio 2022 - 18:04

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È nuovo record di contagi in Svizzera e la curva epidemiologica è tornata a salire. Il Consiglio federale ha deciso di prorogare fino alla fine di febbraio l’obbligo del telelavoro e fino alla fine di marzo gli altri provvedimenti.

Covid: 38.015 nuovi casi. Ecco tutte le misure prorogate fino a fine marzo

In Svizzera, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 38’015 nuovi casi di Coronavirus, secondo le cifre pubblicate dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
La curva dei contagi è tornata dunque nuovamente a salire facendo registrare un nuovo numero record e sono stati segnalati 25 decessi, mentre 154 persone sono state ricoverate in ospedale.
Tuttavia, la situazione è in miglioramento nei reparti di terapia intensiva. A trovarsi attualmente in cure intense sono 670 persone. I pazienti Covid occupano il 28,30% dei posti disponibili in questi reparti, che hanno un tasso d’occupazione del 76,70%.
Il tasso di positività è del 36,4%, contro il 30% della scorsa settimana.
La variante Omicron rappresenta l’87,9% dei casi.
Sul fronte della campagna vaccinale, il 67,95% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 77,32%. Inoltre, il 71,56% delle persone oltre i 65 anni e il 35,47% della popolazione hanno ricevuto il booster.
Secondo l’UFSP, 115’746 persone si trovano attualmente in isolamento dopo essere state testate positive. Sono invece 46’529 quelle in quarantena dopo essere state in contatto con un positivo.

In Ticino i contagi sono tornati a salire e sono 1’701 quelli registrati nelle ultime 24 ore.
Considerata la situazione tuttora critica negli ospedali, il Consiglio federale ha deciso di prorogare le misure precedentemente introdotte, con alcune novità.

Tutte le misure prorogate

Il Consiglio federale aveva deciso lo scorso 17 dicembre di introdurre nuove restrizioni, tra cui l’introduzione delle regole 2G e 2G+ per alcuni luoghi chiusi, la limitazione degli incontri privati e l’obbligo del telelavoro.
Considerata la situazione tuttora critica negli ospedali, dopo aver consultato i Cantoni, le parti sociali, le commissioni parlamentari competenti e le associazioni interessate, il Consiglio federale ha deciso di prorogare fino alla fine di febbraio l’obbligo del telelavoro e fino alla fine di marzo gli altri provvedimenti.
Inoltre, il Consiglio federale vaglierà la possibilità, se ci saranno le condizioni, di anticiparne la revoca e discuterà nella seduta del 2 febbraio possibili allentamenti.

Quarantena fino a fine febbraio

Dopo la consultazione, il Consiglio federale ha deciso di limitare alla fine di febbraio la validità della quarantena dei contatti, già ampiamente allentata il 12 gennaio e tuttora applicabile soltanto per chi vive nella stessa economia domestica o ha contatti regolari e stretti con una persona risultata positiva al test.
In questi casi il rischio di contagio, infatti, è ancora alto. La quarantena è quindi uno strumento importante per arginare la diffusione del virus, per esempio sul posto di lavoro. È inoltre esentato dalla quarantena dei contatti chi si è fatto vaccinare o è guarito dalla COVID-19 negli ultimi quattro mesi.

Durata di validità dei certificati ridotta

La durata di validità del certificato di vaccinazione è stata ridotta da 365 a 270 giorni, con effetto dal 31 gennaio 2022. In questo modo continua a essere garantito il riconoscimento nell’UE.
Anche la validità del certificato di guarigione passa a 270 giorni.

Nuove regole per chi entra in Svizzera

A partire da sabato 22 gennaio, per entrare in Svizzera le persone vaccinate o guarite non dovranno più presentare il risultato negativo di un test PCR o antigenico rapido, mentre per le persone non vaccinate o non guarite il regime di test resta invariato.
Per queste persone si rinuncia all’obbligo di un secondo test da effettuarsi da 4 a 7 giorni dopo l’entrata in Svizzera a causa delle capacità limitate di effettuare test sul territorio nazionale.
Per l’entrata in Svizzera si applica quindi la regola 3G.
Il modulo di entrata «Passenger Locator Form» (PLF) dovrà essere compilato unicamente dalle persone che entrano in Svizzera in aereo o con gli autobus a lunga percorrenza.

Adeguamenti puntuali dopo la consultazione

Dopo la consultazione, il Consiglio federale ha inoltre deciso i seguenti adeguamenti, validi dal 25 gennaio:
• tenuto conto della limitazione della quarantena dei contatti, viene revocato l’obbligo di registrare i dati di contatto. Finora questo obbligo vigeva per le discoteche e per determinate manifestazioni con al massimo 50 persone in luoghi chiusi senza limitazione d’accesso (ad esempio manifestazioni religiose);
• visti l’elevato numero di casi attualmente registrato e la limitazione della quarantena dei contatti, la disponibilità di sufficienti capacità di tracciamento dei contatti non costituisce più un presupposto affinché i Cantoni possano autorizzare lo svolgimento di grandi manifestazioni;
• ulteriori adeguamenti riguardano le deroghe cantonali all’obbligo di limitare l’accesso a grandi manifestazioni all’aperto, la regola 3G per gli esami federali di maturità, la proroga della scadenza per il rilascio di un certificato a persone che per motivi medici non possono né farsi vaccinare né sottoporsi al test e l’adeguamento dell’ordinanza COVID-19 perdita di guadagno.

Nuove priorità per i test PCR

Viste la grande richiesta di test e la già forte sollecitazione delle capacità dei laboratori, l’Ufficio federale della sanità pubblica raccomanderà ai Cantoni di attenersi al seguente nuovo ordine di priorità per i test PCR:
1. persone a rischio con sintomi o persone a rischio dopo un contatto con una persona risultata positiva al test;
2. test ripetuti nelle strutture sanitarie (ospedali, cliniche, case per anziani, case di cura, istituti per persone con disabilità);
3. test ripetuti in infrastrutture critiche (definite dai Cantoni);
4. test di persone sintomatiche (possibile l’impiego di test antigenici rapidi);
5. test ripetuti nelle scuole;
6. test ripetuti nelle aziende;
7. test per viaggi di lavoro o privati (se richiesto un PCR);
8. test su richiesta (per ottenere il certificato di test).

Per sgravare ulteriormente i laboratori di analisi dei test PCR, dal 24 gennaio basterà provvisoriamente un test antigenico rapido positivo per ottenere un certificato svizzero di guarigione, valido soltanto in Svizzera per 270 giorni.

La situazione in Ticino

Tornano a salire i contagi in Ticino e sono 1’701 quelli registrati nelle ultime 24 ore, il dato più alto da 6 giorni a questa parte e il quarto più alto in assoluto.
La notizia positiva è che non si segnalano decessi, con il bilancio della pandemia fermo a 1’081 morti.
Negli ospedali, i pazienti totali scendono da 168 a 166, ma aumentano da 17 a 19 quelli bisognosi di terapia intensiva.
Nelle case anziani altri 22 residenti sono risultati positivi, per un totale di 116 ripartiti in 19 istituti.
Tredici sono invece guariti. Non sono stati rilevati decessi.
Sei nuove classi di scuola dell’infanzia sono intanto finite in quarantena che si aggiungono alle 11 già costrette a casa.

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