È ancora record di contagi in Svizzera, ma calano gli ospedalizzati. In Ticino sono 1’473 i nuovi casi e il Cantone amplia la possibilità di test nel fine settimana del 22 e 23 gennaio.
I casi registrati nelle ultime 24 ore in Svizzera sono 39’807. I nuovi decessi 13 e le persone ricoverate 138. Questi gli ultimi dati diffusi dall’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
È dunque nuovo record di infezioni nel nostro Paese, dopo quello di ieri, anche se la situazione è in continuo miglioramento nei reparti di terapia intensiva. 667 persone si trovano attualmente in cure intense. I pazienti Covid occupano il 28,20% dei posti disponibili in terapia intensiva, con un tasso d’occupazione del 76,70%.
Il tasso di positività è del 36,6%, contro il 31,3% della scorsa settimana.
La variante Omicron rappresenta il 88,5% dei casi.
Sul fronte della campagna vaccinale, in totale, il 68,00% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 77,37%. Inoltre, il 71,96% delle persone oltre i 65 anni e il 35,99% della popolazione hanno ricevuto la dose booster.
Secondo l’UFSP, 116’608 persone si trovano attualmente in isolamento dopo essere state testate positive. Sono invece 47’260 quelle in quarantena dopo essere state in contato con un positivo.
In Ticino sono 1’473 i contagi segnalati nelle ultime 24 ore e il Cantone, come per i weekend precedenti, amplia la possibilità di test nel fine settimana del 22 e 23 gennaio.
La situazione in Ticino
Sono 1’473 i contagi segnalati nelle ultime 24 ore in Ticino, in lieve calo rispetto a quelli comunicati ieri.
Si conta un nuovo decesso. Il bilancio totale dei morti da inizio pandemia sale dunque a 1’082.
Scendono tuttavia i ricoveri: negli ospedali ci sono 153 pazienti (ieri erano 166). Diminuiscono anche i numeri in terapia intensiva, con 17 pazienti, due in meno di ieri.
Si registrano anche quattro nuove quarantene di classe, che portano così il totale delle classi attualmente in confinamento a 10.
17 i nuovi positivi nelle case anziani. Il virus è attualmente presente in 22 strutture, per un totale di 123 ospiti positivi.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, il 71,3% dei ticinesi è completamente vaccinato, il 37,7% ha ottenuto il richiamo (il dato schizza al 74,1% se si considerano solo gli over 65).
Possibilità di test nel fine settimana del 22 e 23 gennaio
Il dispositivo dei test resta uno dei pilastri fondamentali della strategia per contenere il virus e considerando l’attuale evoluzione epidemiologica, secondo il Cantone, rimane importante garantire alla popolazione sufficienti possibilità di test anche nel fine settimana.
Nel weekend del 22 e 23 gennaio sarà dunque possibile testarsi nei check-point cantonali, nelle farmacie e, domenica 23 gennaio, al servizio di «drive-in» al Centro della Protezione civile di Rivera. Le persone, sintomatiche e non, che necessitano di testarsi tramite test PCR o antigenico rapido, potranno farlo senza dovere scendere dal proprio veicolo. Per questa modalità è necessario fissare un appuntamento tramite la piattaforma online.
Le persone che presentano sintomi anche lievi come raffreddore, febbre, mal di testa, mal di gola, perdita improvvisa di gusto o olfatto, sono invitate a mettersi in auto-isolamento e a contattare la hotline cantonale tramite telefono, e-mail o WhatsApp. Le collaboratrici e i collaboratori della hotline fisseranno l’appuntamento per il test in uno dei checkpoint operativi a Bellinzona, Lugano e Mendrisio o indirizzeranno l’utenza su altre possibilità.
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