Covid: 9’951 contagi. Tutte le misure introdotte oggi

Sono 9’951 i contagi rilevati oggi nel Paese, secondo il bollettino dell’Ufficio federale della sanità pubblica, in lieve aumento rispetto alla giornata di ieri.
Le nuove ospedalizzazioni sono 118 e i decessi confermati 29.
Il tasso di riproduzione effettivo rimane ancora maggiore di 1 (1,18%) ad indicare una diffusione rapida del virus.
In totale, dall’inizio della pandemia, sono 1.044.628 i casi di Covid-19 confermati nel Paese con 11.218 decessi.
Per reagire al veloce aumento dei casi e scongiurare nuove pressioni sugli ospedali, il Consiglio Federale ha introdotto oggi una serie di nuovi provvedimenti, mentre la Germania inserisce il nostro Paese tra quelli ad elevato rischio.

La situazione in Ticino

In Ticino, sono stati registrati oggi 186 nuovi contagi, 26 in più rispetto al giorno precedente.
Le persone ricoverate sono 67 e otto i pazienti in terapia intensiva.
Nessun nuovo decesso è stato segnalato.
Inoltre, nel Cantone si apre oggi l’iscrizione per il richiamo vaccinale ai maggiori di 16 anni che hanno già ricevuto la seconda dose da almeno sei mesi.
Una notizia scoraggiante arriva dal Municipio di Lugano che ha deciso di introdurre l’obbligo della mascherina già a partire da domani nella zona pedonale del centro città caratterizzata in questo periodo dal tradizionale mercatino natalizio.
Anche la cerimonia di Capodanno a Palazzo dei Congressi e l’evento per la Giornata internazionale del volontariato del 5 dicembre sono stati annullati.

L’obiettivo delle nuove misure

Il governo è preoccupato dall’attuale situazione epidemiologica del Paese, che potrebbe aggravarsi a causa della comparsa della nuova variante Omicron che complica la lotta al virus.
La decisione del Consiglio Federale è dunque quella di introdurre nuove misure allo scopo di reagire all’aumento rapido dei casi Covid e soprattutto dei pazienti ricoverati negli ospedali che potrebbero causare pressioni sui reparti di cure intense.
Infatti, a preoccupare maggiormente le autorità sanitarie è l’aumento dei ricoveri dei pazienti di tutte le età, un numero raddoppiato in due settimane.
È stato anche lanciato dal governo un appello alle autorità locali, esortate ad inasprire i provvedimenti nei propri territori se le strutture ospedaliere sono a rischio.

Tutti i nuovi provvedimenti

Da lunedì prossimo 6 dicembre almeno fino al 24 gennaio, verrà esteso l’obbligo di presentare il certificato Covid.
Il pass sarà necessario per tutte le manifestazioni pubbliche e le attività sportive o culturali al chiuso, anche per i gruppi con meno di 30 persone.
Il provvedimento è valido anche per le manifestazioni all’aperto con oltre 300 partecipanti.
Inoltre, il Governo federale raccomanda di richiedere il certificato Covid anche per incontri in famiglia o al chiuso a partire da 11 persone.
Tutti dovranno poi indossare la mascherina al chiuso e ovunque vige l’obbligo del Covid pass.
Per i servizi religiosi, viene mantenuto il provvedimento che prevede la possibilità di accogliere all’interno dei luoghi di culto fino a 50 persone senza pass.
L’accesso alla messa di Natale con mascherina sarà garantito a tutti.

Una delle novità è che gli organizzatori di manifestazioni ed eventi al chiuso e all’aperto potranno decidere in autonomia di limitare l’accesso ai soli vaccinati o guariti dal Covid-19: in questo caso sarà possibile non indossare la mascherina.
Dal punto di vista del lavoro, lo smart working è stato fortemente raccomandato con obbligo della mascherina se in un locale è presente più di una persona.
Per i viaggiatori, chi rientra dall’estero dovrà sottoporsi a un doppio test antigenico, uno prima dell’arrivo in Svizzera e un secondo tra il quarto e il settimo giorno dopo l’entrata.
In aggiunta, la validità del test è stata ridotta a 24 ore in tutto il Paese.

La decisione della Germania

Nel frattempo, la Germania, a causa dell’elevato numero di contagi Covid, ha deciso di classificare la Svizzera e il Liechtenstein come Paesi ad elevato rischio.
A partire da domenica prossima, chiunque entrerà in Germania e non è completamente vaccinato o guarito, dovrà sottoporsi a quarantena per 10 giorni.
La misura potrà essere abbreviata in caso di test con esito negativo dopo 5 giorni dall’ingresso.