Prezzo delle azioni troppo basso: la comunicazione del New York Stock Exchange risale al primo maggio. La situazione dovrebbe rientrare con il completamento dell’acuisizione da parte di Ubs e la scomparsa di Cs.
Credit Suisse non soddisfa più i criteri minimi richiesti dalla Borsa di New York. Lo ha annunciato il gruppo stesso, questa mattina, dopo aver tenuto sotto traccia la notizia per un mese. La notifica risale infatti allo scorso primo maggio, ma soltanto oggi Credit Suisse ha informato di non essere più conforme ai criteri del prezzo minimo per la quotazione continua del New York Stock Exchange.
Almeno 1 dollaro per 30 giorni
Le richieste alle società quotate sono chiare e rigide: mantenere un prezzo medio di chiusura delle azioni pari al almeno 1 dollaro per 30 giorni di negoziazione consecutivi. L’offerta di pubblico acquisto di Ubs, in data 19 marzo, ha fatto scivolare Credit Suisse al di sotto di tale soglia, in maniera analoga al prezzo delle American Depositary Shares. Il valore odierno di un’azione è pari infatti a solo 78 centesimi, calcolato sulla base dell’offerta di Ubs agli azionisti di Credit Suisse par a un’azione Ubs per 22,48 azioni Cs.
Sei mesi di tempo per adeguarsi
Nessuna conseguenza drammatica, per ora. In conformità con le regole del New York Stock Exchange, si avranno sei mesi di tempo, misurati a partire dalla ricezione della comunicazione, per rientrare nei parametri e riconquistare la conformità con i criteri del prezzo minimo per la quotazione continua. Risultato che potrebbe raggiungersi, si stima, al completamento dell’acquisizione da parte di Ubs.
Credit Suisse cancellata dalla Borsa
Quando ciò avverrà, Ubs sarà la sola a figurare. Le azioni ordinarie di Credit Suisse sottostanti le sue American Depositary Shares saranno scambiate con il diritto a ricevere una frazione di un’azione ordinaria di Ubs e di conseguenza cancellate dalla quotazione della Borsa di New York.
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