Buone notizie per le aziende con crediti Covid: il tasso d’interesse resta invariato

Sara Bracchetti

3 Febbraio 2022 - 17:09

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La decisione riguarda 112.000 pratiche per 12 miliardi di franchi. L’andamento del mercato non è mutato: per questo le percentuali, 0 e 0,5%, non saranno ritoccate per almeno altri 12 mesi.

Buone notizie per le aziende con crediti Covid: il tasso d'interesse resta invariato

Una buona notizia per quanti hanno ricevuto crediti Covid-19, predisposti dalla Confederazione per consentire alle imprese di far fronte alla pandemia: il Consiglio federale ha deciso di non modificare i tassi di interesse, considerato che anche l’andamento del mercato è rimasto invariato. Fino a marzo 2023, saranno pari allo zero per cento per i crediti fino a 500.000 franchi e dello 0,5% per quelli di importo superiore, i cosiddetti crediti Plus.

Quasi 17 miliardi elargiti nel 2020

Una decisione che riguarda 112.000 pratiche ancora aperte, per circa 12 miliardi di franchi da restituire, sulle 138.000 accolte fra il 26 marzo e il 31 luglio 2020. Dinnanzi alle difficoltà generate dalla pandemia, quattro organizzazioni di fideiussione erano state autorizzate dalla Confederazione a garantire crediti fino al 10% del fatturato delle aziende, elargendo un volume di quasi 17 miliardi di franchi utili a coprire le esigenze di liquidità più immediate.

Otto anni per ammortizzare le somme

Secondo quanto stabilito, le somme dovranno essere ammortizzate entro otto anni dal momento della concessione, con possibilità di estendere eventualmente il termine di due anni. Il Governo ha accolto con favore l’introduzione, a partire da fine marzo 2022, di una riscossione da parte delle banche che partecipano al programma, come raccomandato dall’associazione svizzera dei banchieri. Ha inoltre appoggiato la possibilità di concedere alle imprese particolarmente colpite un rinvio di circa sei-dodici mesi sulla data di inizio dell’ammortamento. Qualora poi il credito non fosse rimborsato nei tempi e nei modi previsti, la banca potrebbe trasferirlo alla rispettiva organizzazione di fideiussione, chiamata a prendere ogni misura necessaria a recuperare il dovuto.

Un piano di rimborso specifico

Obiettivo comune: garantire per quanto più possibile la sopravvivenza dell’impresa, senza però penalizzare gli interessi finanziari della Confederazione. A vantaggio di tutti, le organizzazioni di fideiussione avranno la possibilità di ricorrere a terzi per la gestione dei crediti: nella maggior parte dei casi, si tratterà della società Intrum SA, con la quale concordare un piano di rimborso specifico, valutando rate economicamente sostenibili e un periodo adeguato. In questo modo, sarà possibile usare un occhio di riguardo nei confronti dei settori più duramente penalizzati dalla crisi. In caso di necessità di chiarimenti giuridici, interverrà lo studio legale Kellerhals Carrard.

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