Richiesti soprattutto macchinari, elettronica e gioielli.
Dopo il modesto aumento del mese precedente, le esportazioni destagionalizzate hanno continuato a registrare un andamento positivo lo scorso maggio, con un incremento dell’1,2% all’effettivo +2,4%. Per quanto riguarda le importazioni sono balzate su del 10,3% (dato effettivo: +7,1%), andando a compensare così il calo registrato in aprile. Le importazioni sono state pari a 19,8 miliardi di franchi, raggiungendo così un nuovo picco mensile e la bilancia commerciale ha chiuso con un’eccedenza di 2 miliardi di franchi svizzeri.
Calo delle esportazioni in Spagna, Italia e Francia
A fine mese, quasi tutti i gruppi di materie prime hanno chiuso in attivo il mese di maggio 2022. Le esportazioni di macchinari ed elettronica sono aumentate di 91 milioni di franchi svizzeri (+3,3%), confermando la crescita del mese precedente. Sono aumentate anche le vendite di strumenti di precisione (+110 milioni o +7,7%) e di gioielli (+61 milioni o +6,2%). I prodotti chimici e farmaceutici hanno subito un leggero calo (-1,4%; -155 milioni), attribuibile a farmaci e principi attivi. Il le esportazioni di orologi hanno ristagnato ad un livello elevato.
Dopo il calo del mese precedente, l’Asia è stata l’unico dei tre mercati principali a registrare un aumento significativo (+12%). aumento significativo (+12,4%). Cina (+456 milioni di franchi) e Hong Kong (+102 milioni) ha fatto da apripista. Le esportazioni verso l’Europa sono diminuite dell’1%;
Spagna, Italia e Francia hanno subito le maggiori contrazioni (cumulative: -713 milioni). L’aumento nel Regno Unito pari a +138 milioni, tra gli altri, ha contribuito a limitare i danni.
Di contro, sono diminute del 6% le esportazioni in Nord America (USA: -5,1%); tendenza confermata da più di un anno.
Aumento delle importazioni
Sul fronte delle importazioni su i prodotti chimici e farmaceutici (+1,2 miliardi di franchi, pari a +27%), che hanno contribuito in modo significativo al maggiore incremento mensile relativo delle importazioni da due anni a questa parte.
Le importazioni di medicinali, in particolare, sono aumentate (+962 milioni). Anche la gioielleria (+32,4%) e i veicoli (+7,9%) hanno contribuito in modo significativo alla crescita. I metalli (+5,3%) hanno confermato il trend positivo iniziato a maggio 2020.
Solo i prodotti energetici (-12,2%; reale: -23,7%) hanno registrato una contrazione, e per i quali l’impennata dei prezzi ha i prezzi hanno continuato a salire.
Dal punto di vista geografico, la crescita del livello di ingresso si è radicata soprattutto in Europa e in Asia, con entrambe le regioni che hanno registrato aumenti a due cifre (rispettivamente +13,0% e +10,0%). Nel Vecchio Continente, dopo la delusione del mese precedente, è stata soprattutto la Germania a registrare una buona performance (+403 milioni di franchi). Gli arrivi dalla Slovenia sono aumentati di due quinti e quelli dall’Irlanda di due terzi. Il Regno Unito non è stato da meno (+141 milioni), registrando persino un livello record dall’inizio della pandemia di Covid-19. In Asia, Singapore e Corea del Sud si sono distinte con un aumento di un terzo ciascuna. Le spedizioni dal Nord America sono aumentate del 2,2%.
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