Il crollo della funivia Stresa-Mottarone: si indaga per omicidio colposo plurimo

Claudia Mustillo

25 Maggio 2021 - 11:47

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Il tragico incidente è avvenuto nella mattinata di domenica: la cabina della funivia si è staccata facendo precipitare per oltre 80 metri sul pendio le persone al suo interno. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo.

Una tragedia quella avvenuta nella mattinata di domenica in Piemonte, quando un cavo traente della funivia di Stresa-Alpino-Mottarone si è spezzato, facendo precipitare per oltre 80 metri lungo il pendio del Mottarone le 15 persone a bordo della cabina. Con un terribile bilancio di 14 vittime e un sopravvissuto, un bambino di 5 anni.

Sono cinque le famiglie vittime dell’incidente, ancora grave l’unico bambino sopravvissuto.

I motivi del crollo della cabina

Ancora non è chiara l’intera dinamica del crollo della cabina, sembrerebbe che il cavo traente - ossia il cavo che vincola i veicoli - si sia spezzato provocando il crollo. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo - anche se successivamente le accuse si sono ampliate - e le indagini dovranno sicuramente rispondere a una serie di dubbi e interrogativi: perché il cavo si è spezzato e perché il sistema di sicurezza non ha funzionato?

In effetti la funivia ha un sistema di sicurezza grazie al quale l’incidente non si sarebbe dovuto e potuto verificare. Il blocco di sicurezza infatti avrebbe dovuto far sì che le morse bloccassero l’impianto, cosa che però non è avvenuta. Al momento l’intera area è sotto sequestro e a breve inizieranno i rilievi tecnici per accertare le cause dell’incidente.

Una delle ipotesi, dietro al crollo della cabina, è l’usura della fune. Solitamente l’usura degli impianti viene controllata ogni 20 anni fino al compimento dei 60 anni dell’impianto, da questo momento poi i controlli diventano decennali e infine annuali.

La manutenzione della funivia

La funivia è stata inaugurata alle fine del 1970, nel corso degli anni sono state effettuate revisioni, manutenzioni e interventi di ammodernamento. La prima revisione straordinaria è avvenuta nel 2002, dopo circa 30 anni dall’inaugurazione, poi sono stati svolti dei lavori di ammodernamento tra il 2014 e il 2016. In quell’occasione la società Funivie del Mottarone verificò anche la tenuta dei cavi con l’esame della magnetoscopia.

Dopo la pandemia e le restrizioni la funivia aveva ripreso l’attività lo scorso 24 aprile, anche se l’apertura ufficiale è stata proprio il 23 maggio. L’ultimo controllo - spiega l’azienda - risale a novembre 2020.

Omicidio colposo plurimo, lesioni e disastro colposo

Le ipotesi di reato inizialmente per omicidio colposo plurimo si sono ampliate, come spiega il procuratore di Verbania Olimpia Bossi:

“Penso che procederemo per un reato piuttosto raro che è quello di attentato, naturalmente colposo, alla sicurezza dei trasporti, con conseguenza di disastro colposo."

Le accuse sono gravissime, tutte a titolo di "colpa": i responsabili del disastro del crollo della funivia rischiano fino a 15 anni di carcere per omicidio plurimo e fino a 10 anni per “Delitti colposi di danno”, ex articolo 449 del Codice penale italiano.

Ancora da accertare l’esito dei lavori di manutenzione e la possibilità che oltre a problemi tecnici e meccanici vi sia stato un errore umano.

Chi sono i responsabili?

I responsabili del disastro ancora non sono noti, dal momento che le indagini sono ancora in corso e manca anche un quadro dei soggetti incaricati della gestione e revisione dell’impianto.

D’altra parte le parti coinvolte sono molteplici e rimane compito della Procura indagare e fare luce sulla vicenda.

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