Covid, contagi in calo in Svizzera e Ticino. Sospese le imposte per saldare i debiti della pandemia

Matteo Casari

14/09/2022

14/09/2022 - 12:11

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Si scende sotto i 14mila casi settimanali in Svizzera. I debiti per 26 miliardi causati dalla pandemia saranno estinti entro il 2035.

Covid, contagi in calo in Svizzera e Ticino. Sospese le imposte per saldare i debiti della pandemia

Nell’ultima settimana sono stati registrati 13.807 nuovi casi, poco più di 600 in meno rispetto alla scorsa settimana, che porta a 4.073.347 i contagiati da Covid-19 in Svizzera e Liechtenstein dall’inizio della pandemia, su 22.695.969 test effettuati. Sono state conteggiate 148 nuove ospedalizzazioni e i pazienti attualmente in cure intense sono 586. Complessivamente, i malati di coronavirus, occupano il 3,7% dei posti disponibili. I nuovi decessi legati al virus sono 9 invece i nuovi decessi, mentre il tasso di positività si alza a 29,9%.
Sul fronte della campagna vaccinale, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) segnala che il 69,3% ha ricevuto due dosi di vaccino, mentre il 44,3% ha effettuato anche l’ulteriore richiamo.
In Canton Ticino, sono state 654 le nuove infezioni nel giro di una settimana, per un totale di 168.872 da inizio pandemia. I ricoverati in ospedale sono attualmente 41, due dei quali in cure intense. Nessun nuovo decesso, il che stabilizza a 1.230 le persone decedute da inizio pandemia.

Nessuna imposta aggiuntiva per il debito Covid

Il Consiglio degli Stati ha approvato la strategia del governo per assorbire i costi di 26 miliardi di franchi causati dalla pandemia entro il 2035, che ora ritorna al Consiglio nazionale per discutere le divergenze.
Il piano prevede l’appianamento del debito senza dover ricorrere a innalzamenti delle imposte o a elaborazioni di programmi di risparmio. ma soprattutto senza dover ricorrere alle eccedenze di bilancio degli anni passati.
In Svizzera l’attuale legge federale sulle finanze prevede che l’indebitamento supplementare debba essere ridotto in un arco di sei anni. Lo scenario pandemico e di crisi senza precedenti, ha convinto però l’Esecutivo a valutare positivamente l’eccezione di prolungare il lasso di tempo necessario per ripianare il debito. L’unica strada che avrebbe permesso di rientrare nelle tempistiche era quella di aumentare le tasse, una soluzione scartata a priori.

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