Covid: in Svizzera continuano a scendere i casi. Ma occhio all’influenza australiana

Chiara De Carli

06/12/2022

07/12/2022 - 09:11

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I positivi scendono a 18’588, mentre crescono i ricoveri di 27 unità. Senza protezioni individuali tornano a tutta carica l’rsv e l’influenza.

Covid: in Svizzera continuano a scendere i casi. Ma occhio all'influenza australiana

Numero di nuovi positivi in calo nell’ultima settimana in Svizzera. Lo hanno rivelato i dati diffusi martedì dall’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), mostrando una settimana che ancora una volta si è contraddistinta per un calo delle nuove infezioni. Complessivamente sono stati registrati 18’588 nuovi positivi, ovvero 485 casi in meno rispetto ai 19’073 di settimana scorsa.
Per quanto riguarda i ricoveri, l’Ufsp ne ha contati 397, in aumento di 27 unità. I decessi sono stati 18, contro i 20 della settimana scorsa.
Complessivamente le persone ospedalizzate sono 1’230 e occupano il 5,5% dei letti ospedalieri nazionali. Di queste, 48 (il 5,8%) sono in terapia intensiva.

Più forte che mai il virus respiratorio sinciziale

Intanto, come ogni inizio inverno, torna lo spettro del virus respiratorio sinciziale (Vrs) che prende di mira soprattutto i bambini. Nel giro di una settimana, all’Inselpital di Berna i ricoveri sono passati da 24 a 39. La situazione non è diversa in Ticino: nell’ultima settimana le ospedalizzazioni sono oscillate tra le 10 e le 15 all’Istituto pediatrico della Svizzera italiana.
Nella maggior parte dei casi il virus provoca bronchite acuta nei neonati e nei bambini piccoli. Negli adulti e nei bambini più grandi si presenta con lievi sintomi respiratori come raffreddore, tosse o mal di gola. Solitamente provoca epidemie annuali in autunno e in inverno e in Svizzera manifesta la sua virulenza in modo significativo ogni due anni.

Torna anche l’influenza

Complice l’allentamento delle misure anti Covid, non solo l’rsv torna protagonista ma anche l’influenza. Per ora, scrive l’Ufps, il sistema sentinella mostra che l’andamento è paragonabile a quello degli scorsi anni. Nella regione dei Grigioni e del Ticino, non si registra una diffusione dell’influenza, mentre nelle altre regioni è sporadica o diffusa. Il tasso si positività è infatti complessivamente in aumento rispetto alla settimana, e a causarla sono soprattutto rhinovirus e da Sars-CoV-2 (coronavirus).
A livello globale, l’attività influenzare è in aumento, soprattutto nell’emisfero nord per via del virus dell’influenza A H3N2. Il tasso di positività è al 12%. Nella vicina Italia, intanto, è boom di casi: sono 762 mila gli italiani a letto, con un virus tornato rafforzato a seguito dell’allentamento delle misure contro il covid. I sintomi sono quelli più tipici: tosse, raffreddore, cefalea, dolori muscolari ma si temono le complicanze sia per i bambini che per i pazienti più fragili. Il rischio è di incorrere in otiti, polmoniti, encefaliti, miocarditi. Per questo, ancora una volta, i medici raccomandano prudenza nei contatti tra nipoti e nonni.

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