Anche nel 2021 il debito pubblico elvetico è incrementato, ma non ai livelli record degli altri Paesi: con un +13,8% resta la nazione europea con la passività pro capite più bassa dopo la Svezia.
La brutta notizia è che il debito pubblico è in aumento, per tutti: Svizzera compresa. La buona notizia è che la Confederazione si colloca sul fondo della classifica europea, davanti solo - ma davvero di poco - a Finlandia, Danimarca, Ungheria, Repubblica Ceca e Lussemburgo. Niente a che vedere con le percentuali impressionanti degli Stati Uniti, che hanno invertito le parti con il Giappone: nel 1995 era il Paese orientale a stare in testa, seguito dagli Usa che, in 26 anni, hanno incrementato di una misura tale da non permettere a nessuno di reggere il confronto.
Incrementi importanti in Cina e Germania
Il 2021 non ha fatto altro che confermare l’aumento progressivo; più veloce in Cina, al terzo posto con un debito più consistente in termini liquidi (+650 miliardi di dollari, 20%), mentre in Europa è la Germania il Paese dove l’aumento è stato più importante in termini percentuali. I dati del rapporto Janus Henderson Investors, gruppo britannico di asset management che svolge studi a lungo termine sulle tendenze del debito pubblico nel mondo, le opportunità d’investimento e i rischi, parlano di un anno particolarmente difficile soprattutto per i mercati obbligazionari, con Titoli di Stato in perdita dell’1,9% e componente del reddito in discesa dell’1,4%, minimo storico.
Europa in debito di 14mila miliardi $
In questo quadro negativo per l’Europa tutta, con un debito salito nel 2021 a 14.000 miliardi $ e un aumento dell’8,7% su base annua a tasso di cambio costante, la Svizzera però rappresenta una anomalia, se non felice, meno preoccupante. È infatti la sola nazione in cui l’indice del debito non si associ alla locuzione "livelli record" che accompagna invece tutti gli altri.
Svizzera: in due anni +4mila $ a testa
L’incremento dal 2019 a oggi, pari a un +18% che al profano sembra percentuale importante, è in realtà fra i più bassi con Italia (+16%), Irlanda (+17%), Grecia (+9%) e, fuori dall’Europa, Giappone (+11%) e Taiwan (+17%), fatte salve le condizioni di partenza che rendono tutte queste situazioni estremamente diverse e quella elvetica comunque più lieta. Il debito pro capite elvetico, salito di quasi 4mila dollari in due anni e oggi pari a 26.788 $, circa 25mila franchi, è superiore solo a quello della Svezia, che, cresciuto del 22%, promette di salire nei prossimi tre anni mentre quello elvetico, nelle stime, scenderà a 25.510 $.
Il totale elvetico: 234 miliardi di dollari
A parità del tasso di cambio, nel 2021 il debito svizzero è salito però più rapidamente della media globale, arrivando a un +13,8% e attestandosi a 234 miliardi di dollari. Grazie ai bassi tassi di interesse, il costo delle passività è stato comunque di appena 880 milioni $, meno del 20% dell’onere per interessi nel 2004 quando il debito era su livelli analoghi.
Interessi passivi destinati a salire nel 2022
Se è improbabile, secondo l’indice Janus Henderson, che incrementi ancora nel 2022, c’è da aspettarsi invece che gli interessi passivi salgano, giacché i rendimenti obbligazionari non saranno più in territorio negativo. A ottobre 2020, il rendimento effettivo delle obbligazioni svizzere era sceso al -0,5%, oltre il minimo record del 2019. Alla fine di gennaio 2022 era 0,0%.
Il debito mondiale: 65.400 miliardi $
A oggi il debito pubblico mondiale ha raggiunto i 65.400 miliardi $, con una crescita superiore al 25% durante la pandemia. Nel 2022 le previsioni indicano un ulteriore maggiorazione del 9,5% fino ad arrivare a un dato senza precedenti: 71.600 miliardi di dollari.
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