In Francia saranno eliminati i voli che possono essere sostituiti da trasferimenti in treno di due ore e mezza. Intanto in Svizzera si sperimenta un carburante ecologico per aerei.
L’aviazione mondiale fa rotta verso la sostenibilità e il rispetto per l’ambiente. Lo dimostra l’ultima decisione presa in Francia, dove per ridurre le emissioni di CO2, sono stati vietati i voli nazionali a corto raggio nelle tratte in cui esistono alternative ferroviarie.
Aerei troppo inquinanti
Se si contano le emissioni di CO2 unite ad altri effetti secondari, il trasporto aereo risulta il mezzo più inquinante del pianeta. Vista l’emergenza climatica, molti Paesi e compagnie hanno dovuto rivedere i propri standard per ridurre il loro impatto sul clima.
Una decisione importante è giunta mercoledì in Francia, dove dopo due anni dalla votazione popolare sul tema, è entrato in vigore il divieto per le tratte aeree in cui lo stesso viaggio può essere effettuato in treno in meno di due ore e mezza. La soppressione esclude quasi del tutto i viaggi tra Parigi e altre città come Nantes, Lione e Bordeaux.
La Convenzione dei cittadini francesi sul clima, istituita dal presidente Emmanuel Macron nel 2019 e composta da 150 membri, aveva proposto di eliminare i viaggi in aereo in presenza di collegamenti in treno inferiori alle quattro ore. La durata del viaggio è stata ridotta dopo le obiezioni e dell’opposizione della compagnia aerea Air France-KLM.
Soluzione poco efficace?
Tuttavia, gli ambientalisti più critici hanno descritto queste misure come «divieti simbolici» o «scappatoie». È il caso della problematica sollevata dal quotidiano francese Libération: «Tutti i voli inferiori alle 2 ore e 30 non verranno cancellati. Primo perché il decreto non riguarda le coincidenze, secondo perché il testo specifica una serie di condizioni che restringono fortemente la portata del provvedimento».
Il gruppo di consumatori francese UFC-Que Choisir, che aveva chiesto ai legislatori di mantenere il limite di quattro ore, ha sottolineato il basso impatto prodotto da questa iniziativa: «In media, su queste tratte un aereo emette 77 volte più CO2 per passeggero rispetto al treno, anche se questo è più economico e il tempo perso è limitato a 40 minuti».
Laurent Donceel, capo ad interim del gruppo industriale Airlines for Europe (A4E), ha dichiarato all’agenzia di stampa AFP che «Il divieto di questi viaggi avrà solo effetti minimi sulla produzione di CO2. I governi dovrebbero invece sostenere soluzioni reali e significative al problema».
Nel frattempo in Svizzera...
Anche la Svizzera si sta muovendo per rendere il trasporto aereo più rispettoso dell’ambiente. In questo contesto, le Forze aeree svizzere, il 23 e 24 maggio 2023, hanno testato sotto la guida dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC), l’impiego di carburante sostenibile per i velivoli militari. L’obiettivo è tentare di ridurre la quantità di emissioni di gas e di CO2 fossile.
Ad oggi, la quota riconducibile al traffico aereo militare è solo del 2% circa. Tuttavia, l’aviazione elvetica intende fare la sua parte nel rispondere all’emergenza climatica, sviluppando la ricerca che potrà avere un impatto molto più ampio se si dimostrerà valida anche per i voli civili.
Un carburante più ecologico del 35%
Insieme ad altri partner quali i centri di ricerca della Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW) e l’Istituto Paul Scherrer (PSI), le Forze aeree e l’Autorità aeronautica militare dell’Esercito svizzero a Payerne stanno testando una miscela innovativa, che ha una percentuale di circa il 35% di carburante sostenibile e che non richiede alcuna modifica tecnica all’aereo o all’impianto di rifornimento.
Questa può essere impiegata direttamente e costituisce quindi una misura di efficacia immediata per ridurre le emissioni nel settore dell’aviazione. La miscela di carburante utilizzata contiene meno zolfo, meno idrocarburi aromatici e circa il 35% in meno di carbonio. La parte sostenibile è prodotta tramite un processo certificato a partire da rifiuti organici come l’olio commestibile usato e i grassi animali.
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