La rilevazione sulle forze di lavoro dell’Ufficio federale di statistica mette in luce come da un lato le donne hanno svolto il 50% in più dei lavori domestici rispetto agli uomini; e dall’altro come questi ultimi abbiano aumentato dal 2010 ad oggi le ore dedicate ai lavori domestici. Analizziamo i dati nel dettaglio.
Nonostante negli ultimi anni la situazione sia lentamente migliorata, nel 2020 le donne hanno compiuto il 50% di lavori domestici e familiari in più degli uomini, che però li svolgono sempre più spesso.
Analizziamo nel dettaglio i risultati della rilevazione sulle forze di lavoro condotta dall’Ufficio federale di statistica (UST).
Dal 2010 gli uomini hanno aumentato le ore nei lavori domestici
Nel 2020 gli uomini dai 15 anni in su hanno investito circa 19,1 ore alla settimana nei lavori domestici; valore che dal 2010 è aumentato costantemente: nel 2010 erano 16,2 le ore a settimana dedicate ai lavori domestici, mentre nel 2016 sono salite a 17,9.
Per quanto riguarda le donne, invece, nel 2020 le ore registrate a settimana ammontano a 28,7. Nel 2010 il totale era 27,9 e nel 2016, invece, 28,1.
I lavori domestici rimangono una prerogativa delle donne
Nel 2020 il lavoro domestico che ha richiesto più tempo è ancora una volta la preparazione dei pasti, soprattutto dal momento che la maggior parte delle coppie si è ritrovata in smart-working. Le donne hanno dedicato circa 7,8 ore settimanali alla preparazione dei pasti, contro le 4,5 degli uomini.
Nel 2020 le donne che vivevano in economie domestiche composte da una coppia con almeno un figlio al di sotto dei 15 anni hanno lavorato mediamente 69,7 ore alla settimana, di queste 52, 3 ore sono state dedicate ai lavori domestici; 16,1 al lavoro remunerato e infine 1,3 al volontariato.
Dall’altro lato per gli uomini, nella stessa situazione familiare, le ore di lavoro settimanali totali ammontavano a 68,1, così distribuite: 35,4 dedicate al lavoro remunerato; 31,7 ai lavori domestici e infine 1,0 dedicate al volontariato.
Andamento diverso per madri e padri dal 2010 ad oggi
I dati mettono in luce come dal 2010 ad oggi nelle economie domestiche composte da una coppia con almeno un figlio al di sotto dei 15 anni vi sia stato un andamento diverso nella redistribuzione del lavoro: nel 2020 i padri hanno investito più tempo nei lavori domestici e familiari, 5,2 ore a settimana in più, complice forse anche il telelavoro; mentre per le madri l’aumento è stato di 1,2 ore settimanali.
Inoltre nello stesso periodo di tempo (dal 2010 al 2020) è stato osservato un aumento dell’attività professionale di 2,7 ore per le madri e una diminuzione di 4,2 ore per i padri.
Qualche nota metodologica
La rilevazione viene svolta dall’Ufficio federale di statistica ed è integrata, ogni 3-4 anni, nella Rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) tramite un modulo appositamente ampliato.
Le caratteristiche principali che vengono rilevate sono:
- Responsabilità principale nei lavori domestici
- Ore di lavoro investite nell’economia domestica nel giorno di riferimento
- Ore investite nell’educazione dei figli e nella cura di adulti nel giorno di riferimento
- Totale delle ore investite nei compiti domestici e famigliari nel giorno di riferimento
- Tasso di partecipazione al volontariato organizzato nelle 4 settimane prima dell’intervista
- Ore investite nel volontariato nelle 4 settimane prima dell’intervista
- Tasso di partecipazione al volontariato informale nelle 4 settimane prima dell’intervista
- Ore investite nel volontariato informale nelle 4 settimane prima dell’intervista
Per maggiori e ulteriori informazioni si rimanda al comunicato diffuso dall’Ufficio federale di statistica.
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