Secondo la Bns, nel 2021 il patrimonio delle economie domestiche è aumentato del 7% a 202 miliardi di franchi.
La Banca nazionale svizzera (Bns) ha diffuso nella giornata odierna i conti finanziari della Svizzera relativamente al patrimonio delle economie domestiche nel 2021. E stando questi dati, emerge che nel periodo della pandemia tale patrimonio ha registrato un netto aumento di ben 202 miliardi di franchi, crescendo del 7% e attestandosi a quota 3037 miliardi di franchi. Plusvalenze e transizioni sono alla base di questo incremento che ha consentito da un lato alle famiglie di beneficiare delle quotazioni borsistiche, dall’altro lato hanno acquistato titoli e potenziato i propri diritti a prestazioni nell’ambito della previdenza professionale.
Bilancio 2021
Sul fronte del bilancio, sono cresciute anche le passività del 3% a 31 miliardi, toccando così 967 miliardi di franchi. Il patrimonio finanziario netto, ovvero le attività finanziarie dedotte le passività, è quindi aumentato del 9% a 171 miliardi, portandosi a 2070 miliardi di franchi.
Patrimonio finanziario e immobiliare
Il patrimonio immobiliare ha toccato un nuovo massimo: alla fine del 2021 era di 2382 miliardi di franchi (+176 mdi). Ciò corrisponde a un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente, a cui hanno contribuito in particolare i prezzi crescenti degli immobili.
Qual è stata l’evoluzione del loro patrimonio finanziario netto dall’inizio della pandemia?
Dalla fine del 2019 alla fine del 2021 il patrimonio finanziario netto dei settori istituzionali è cresciuto complessivamente di 21 miliardi a 679 miliardi di franchi (+3,1%). Hanno registrato un aumento le economie domestiche (+252 mdi, +13,3%), le società finanziarie (+105 mdi, +263,4%) e le amministrazioni pubbliche (+20 mdi, +15,5%). Tutti i settori hanno comunque beneficiato di plusvalenze.
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