Gli investitori sono soddisfatti della mossa della Bns e invertono la tendenza al recupero, dopo lo scivolone registrato nella giornata di ieri.
La decisione della Bns si è fatta subito sentire sulla piazza finanziaria svizzera. A Zurigo lo SMI esce dal minimo storico, salendo a quota 10.383,00 punti, in calo dello 0,44%. Lo SLI è a 1’577.45 punti, in flessione dello 0,6%. Si rialza anche lo SPI che, alle 11.47, raggiunge i 13’330.28, in calo dello 0,29%.
Inversione di tendenza per Nestlé
Lo SMI recupera terreno grazie a Nestlé, che vale l’1,20% in più rispetto a inizio giornata, tentando di porre fine alla discesa che continua da più di un mese. Recuperano terreno anche Givaudan dello 0,75% e Zurich Insurance dello 0,33%.
Per gli altri titoli invece la tendenza rimane al ribasso, un andamento che si registra da settimana scorsa. In fondo alla lista dei titoli SMI i Partners Group giù del 4,44%, al penultimo posto Alcon con una perdita dell’1,5% e terz’ultima Novartis che segna -1,36%.
In calo le banche
Tra le grandi banche, Credit Suisse ha registrato il calo più significativo dello 0,7%, UBS dello 0,1%. Stando al rapporto diffuso dal Financial Times, Credit Suisse sta valutando la possibilità di dividere gli affari in tre parti. Le azioni di Credit Suisse si sono dirette quindi verso un minimo storico, nella prima parte della giornata, a CHF 4,75, alle 12.20 risale a quota CHF 4.87.
Franco indebolito
Sul fronte valutario, invece, il franco svizzero è indebolito rispetto alle due principali valute. Alle 12.18, 1 euro vale 0,9666 franchi e 1 dollaro viene scambiato a 0,9798 franchi.
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