L’annuncio è stato dato dai leader di Azione e Italia Viva tramite i propri account social.
“Nasce oggi per la prima volta un’alternativa seria e pragmatica al bipopulismo di destra e di sinistra che ha devastato questo paese e sfiduciato Draghi. Ringrazio Matteo Renzi per la generosità. Adesso insieme Italia Viva e Azione per l’Italia, sul serio”. Sono le parole con cui Carlo Calenda ha dato l’annuncio su Twitter della nascita del terzo polo. Mentre su Facebook, il leader di Italia Viva, Matteo Renzi gli fa eco: “Abbiamo deciso di provarci. Il 25 settembre troverete sulla scheda elettorale anche questa possibilità: non accontentatevi dei meno peggi, mandate in Parlamento persone di qualità”
Il terzo polo diventa realtà
L’accordo tra i leader dei due partiti, Matteo Renzi da una parte e Carlo Calenda dall’altra, è arrivato nella notte di ieri. L’intesa raggiunta dai due prevede una ripartizione dei collegi 50/50 tra Azione e Italia Viva. Alla Camera e al Senato, ci sarà un gruppo unico con un capo gruppo ad Azione e uno a Italia Viva; la leadership sarà di Carlo Calenda: “Lascio volentieri che sia Carlo Calenda a guidare la campagna elettorale”, commenta Renzi su Facebook. Il simbolo che sarà utilizzato per il terzo polo, farà riferimento a Renew Europe, mentre lo spazio televisivo sarà concesso per due terzi a Calenda e un terzo a Renzi.
Renzi interviene su Facebook
“Talvolta abbiamo discusso, lo sapete, ma i punti che ci uniscono sono molti di più di quelli che ci dividono – scrive Renzi su Facebook –. Chi ci crede deve fare di tutto per unire, non per dividere. E io ci credo. Per questo faccio il primo passo con il sorriso: perché so che sarete in tanti a camminare con noi”.
Calenda e Renzi, funzionerà?
Nel frattempo, il leader di Azione in un’intervista a una nota radio italiana ha dichiarato: «Se darete fiducia a questo terzo polo quello che succederà è che cercheremo di fermare la vittoria di destra e sinistra su una base di proposte di governo concrete che ricalcano l’agenda Draghi».
Chissà se sarà la volta buona o se, nel giro di qualche ora, Carlo Calenda ci ripenserà per l’ennesima volta.
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