La situazione è tesa ma non grave: l’approvvigionamento almeno dovrebbe essere garantito per tutto l’inverno, assicura Elcom. E a marzo i costi dovrebbero scendere.
Colpa del gas e del carbone, colpa anche delle centrali nucleari francesi: fatto sta che i prezzi dell’elettricità continuano a crescere in Svizzera. La situazione è tesa, ma non grave, secondo la commissione federale dell’energia elettrica Elcom: l’approvvigionamento almeno dovrebbe essere garantito per tutto l’inverno. A meno che, si fanno gli scongiuri, il gelo dovesse prolungarsi oltre.
Le temperature aiutano
Probabile che il mese di marzo risulti critico, come da sempre accade nella Confederazione: le basse temperature richiederebbero riserve d’acqua più robuste di quelle che il parco elettrico, costante nella sua notevole potenza di pompaggio, è in grado di garantire sul finire della stagione fredda. Le previsioni, però, sono ottimistiche: a giudicare dal livello dei laghi artificiali, attualmente solo di poco al di sotto della media (-2%), non dovrebbero esservi penurie. Le stime sulle temperature, inoltre, sono incoraggianti, lievemente inferiori alla norma nelle prossime due settimane ma destinate a rientrare negli standard dopo i primi dieci giorni di febbraio.
Svizzera meno cara della Francia
La situazione resta sotto monitoraggio costante, così come sotto osservazione sono i prezzi. Per il mese di febbraio si prevede che l’elettricità in Svizzera costerà 238 euro /MWh (249 franchi), meno che in Francia (251 euro), ma più che in Germania (221 euro) e Austria (228). Per marzo si attende un calo di altri dieci euro.
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