Previsioni 2023 positive per l’economia in Europa: scende l’inflazione, cresce il lavoro. Gentiloni: "Basi più solide"

Redazione

14/02/2023

14/02/2023 - 09:21

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Secondo l’ultima previsione intermedia, dopo aver raggiunto il picco nel 2022, l’inflazione si attenuerà nell’orizzonte di previsione.

Previsioni 2023 positive per l'economia in Europa: scende l'inflazione, cresce il lavoro. Gentiloni: "Basi più solide"

I Paesi dell’Unione europea intravedono la luce alla fine del lungo tunnel della recessione. A dirlo è la Commissione europea che pubblica ogni anno due previsioni globali - primavera e autunno - e due previsioni intermedie, in inverno e in estate.
A quasi un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’economia dell’UE affronta un 2023 con una base di partenza migliore di quella intravista in autunno. Nel documento invernale, le previsioni della Commissione alzano le prospettive di crescita per quest’anno allo 0,8% nell’UE e allo 0,9% nell’area dell’euro.

Le prospettive migliorano

I dati ufficiali parlano di un’economia targata UE più forte, capace di evitare la contrazione del quarto trimestre come annunciato invece nelle previsioni autunnali. Il tasso di crescita annuo per il 2022 è ora stimato al 3,5% sia nell’UE che nella zona euro.
Migliorano dunque le prospettive di crescita per quest’anno. La diversificazione delle fonti di approvvigionamento e il forte calo dei consumi determinato dalle temperature più alte hanno lasciato i livelli di stoccaggio del gas al di sopra della media stagionale. Anche il prezzo all’ingrosso del gas è sceso sotto dei livelli pre-conflitto.

Siamo entrati nel 2023 su basi più solide del previsto: i rischi di recessione e penuria di gas sono svaniti e la disoccupazione rimane ai minimi storici. Tuttavia, gli europei devono ancora affrontare un periodo difficile. La crescita dovrebbe ancora rallentare sulla scia di forti venti contrari e l’inflazione abbandonerà la sua presa sul potere d’acquisto solo gradualmente nei prossimi trimestri.
Paolo Gentiloni, Commissario all’Economia

Cala la disoccupazione

Il mercato del lavoro nei Paesi dell’Unione continua a registrare ottimi risultati, con il tasso di disoccupazione rimasto al minimo storico del 6,1% fino alla fine del 2022. La fiducia sta migliorando e le indagini di gennaio suggeriscono che anche l’attività economica è destinata a evitare una contrazione nel primo trimestre del 2023.

I temi caldi

Il rovescio della medaglia riporta le afflizioni di sempre. I consumatori e le imprese continuano a far fronte a costi energetici elevati. L’inflazione poi è ancora in aumento a gennaio, penalizzando il potere d’acquisto delle famiglie.

Crescita 2023

Smarcate le consuete premesse, le previsioni intermedie invernali per il 2023 prevedono una crescita dello 0,8% nell’UE e dello 0,9% nell’area dell’euro è rispettivamente di 0,5 e 0,6 punti percentuali in più rispetto alle previsioni autunnali. Il tasso di crescita per il 2024 rimane invariato, rispettivamente all’1,6% e all’1,5% per l’UE e l’area dell’euro. Inoltre, il volume della produzione dovrebbe superare di quasi l’1%o le valutazioni annunciate un autunno.

E l’inflazione?

Le valutazioni degli esperti indicano che il picco è ormai alle nostre spalle, come era stato già anticipato nelle previsioni autunnali. Dopo aver toccato il picco storico del 10,6% a ottobre, l’inflazione è gradualmente diminuita, con la stima flash di gennaio scesa all’8,5% nell’area dell’euro. Il calo è stato condizionato dalla flessione della spesa energetica.
L’inflazione complessiva dunque scenderà dal 9,2% nel 2022 al 6,4% nel 2023 e al 2,8% nel 2024 nell’UE. Nell’area dell’euro, si prevede un rallentamento dall’8,4% nel 2022 al 5,6% nel 2023 e al 2,5% nel 2024.
Certo, i rischi per l’inflazione rimangono e sono in gran parte legati agli sviluppi nei mercati dell’energia. Nel 2024 le pressioni sui prezzi potrebbero rivelarsi più ampie e più radicate del previsto se la crescita dei salari dovesse stabilizzarsi a tassi superiori alla media per un periodo prolungato.

Argomenti

# Lavoro

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