Tutti i falsi miti più diffusi sulla vaccinazione anti-Covid

Claudia Mustillo

19/05/2021

19/05/2021 - 10:51

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La campagna vaccinale procede ed è importante informarsi e non cadere nelle trappole della disinformazione, ormai sempre più diffusa. Un elenco dei falsi miti più diffusi sui vaccini anti-Covid.

La campagna vaccinale sta procedendo a pieno ritmo ed è il momento anche per i più giovani di informarsi sul vaccino anti-Covid. Cercando informazioni in rete sulla vaccinazione è molto facile imbattersi in notizie false o del tutto estrapolate dal contesto. Cerchiamo di rispondere alle domande più diffuse e di sfatare i falsi miti sulla vaccinazione anti-Covid.

Vaccinazione e mutazione genetiche

Uno dei miti più diffusi legati ai vaccini anti-Covid è quello delle mutazioni genetiche. Queste avverrebbero - a detta di chi supporta questa tesi - grazie all’RNA messaggero. In verità l’RNA messaggero, spiegano gli esperti, si forma nel citoplasma e questo è il primo motivo per cui il vaccino non può modificare il codice genetico, dal momento che quest’ultimo si trova nel nucleo cellulare. Inoltre l’RNA messaggero non può in alcun modo entrare nel nucleo e modificare il codice genetico perché dopo essere stato letto dai ribosomi, che hanno appunto il compito di leggere le informazioni contenute nella catena m-RNA, viene eliminato.

Fase di sviluppo troppo rapida

Un’altra critica che spesso si sente riguardo ai vaccini anti-Covid è quella della fase di sviluppo e quindi di ricerca troppo rapida. Critica che sicuramente provoca un senso di insicurezza nella popolazione.

In verità, nonostante effettivamente i vaccini siano stati prodotti in fretta rispetto alle tempistiche ai cui siamo abituati, questo è stato possibile da un lato perché la tecnologia Rna messaggero è in sperimentazione da almeno un decennio. Dall’altro perché si è avuta una forte collaborazione tra i ricercatori e una notevole evasione delle procedure amministrative.

Effetti collaterali

La vaccinazione anti-Covid può avere effetti collaterali, come le altre vaccinazioni, quindi è possibile che alcune persone avvertano dei fastidi dopo essersi vaccinate.

Gli studi svolti, però, mostrano che chi presenta effetti collaterali avverte soprattutto sintomi influenzali come: mal di testa, spossatezza, dolori articolari e alle ossa; solitamente questi fastidi hanno una durata variabile da 1 a 3 giorni e poi scompaiono. Questo è il segnale che il sistema immunitario ha assimilato il vaccino.

Vaccinazione e sterilità

Un’altra credenza, abbastanza diffusa, è quella che la vaccinazione porterebbe sterilità. Questa affermazione è assolutamente falsa: non è assolutamente vero che il vaccino conterrebbe una proteina che impedirebbe lo sviluppo della placenta.

Questa è una "critica" che spesso viene sollevata quando viene messo in commercio un nuovo vaccino, forse perché questa credenza si basa su paure diffuse soprattutto tra i più giovani.

Microchip

No, il vaccino anti-Covid non contiene un microchip. Questo è uno dei miti più diffusi, soprattutto negli ultimi anni, dagli ambienti legati ai NoVax.

Per tutte le altre informazioni si rimanda al sito ufficiale dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).

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