Lo strano caso del falso manifesto del Datec

Matteo Casari

14/09/2022

14/09/2022 - 15:05

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È apparso in Svizzera un manifesto che intimidiva i cittadini sullo spreco di energia per il riscaldamento. Scoppia la polemica sui social.

Lo strano caso del falso manifesto del Datec

Tanto curiosa quanto misteriosa la vicenda legata a un manifesto apparso in Svizzera. Tramite un post di Facebook, diventato subito virale e molto chiacchierato, un utente ha condiviso una foto di un cartellone pubblicitario che rappresenterebbe una comunicazione ufficiale della Confederazione per sensibilizzare i cittadini sulla crisi energetica in corso.

Che cosa recita il cartellone

Il manifesto ritratto nel post, pubblicato su Facebook sabato scorso, recitava la frase:
«Heizt der Nachbar die Wohnung über 19 Grad auf? Bitte informieren Sie uns», ovvero «Il vicino riscalda l’appartamento oltre i 19 gradi? Vi preghiamo di informarci».
Sul cartellone era inoltre presente un numero di telefono attivo da contattare per effettuare le segnalazioni dei trasgressori.
Nonostante la maggior parte della popolazione sia a conoscenza e stia vivendo sulla propria pelle il danno arrecato dalla dura crisi energetica in corso, un messaggio simile è stato comunque ricevuto in maniera fortemente negativa dagli utenti. Già la persona che ha condiviso la foto ha aggiunta alla descrizione la frase: «Il nazismo è di nuovo qui!», e in generale la presunta campagna di sensibilizzazione non ha che generato commenti avversi, vista la natura intimidatoria del manifesto.

Una campagna "falsa"

La verità è che tutta questa vicenda si basa su una notizia falsa. A quanto pare infatti, non è stata condivisa alcuna campagna associabile a quel manifesto da parte della Confederazione. Nonostante il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec), che compare come mandante del messaggio, abbia effettivamente iniziato una campagna di sensibilizzazione lo scorso 31 agosto, ha anche dichiarato di non aver nulla a che fare con il manifesto fotografato.
I responsabili della comunicazione per il Datec hanno di fatto smentito la loro partecipazione nonché la validità della campagna ritratta. A riprova di ciò, è stato dimostrato come il cartellone sia stato realizzato in maniera digitale tramite due foto stock, ovvero immagini presenti in vendita o accessibili gratuitamente sul web.

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