Dal 1° febbraio nuove regole Covid in Italia: ecco cosa cambia per gli svizzeri

Laura Bordoli

19 Gennaio 2022 - 14:49

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Dal 1° febbraio entrerà in vigore nel Paese il nuovo DPCM che introdurrà l’obbligo di esibire il green pass per accedere a vari negozi, servizi e attività commerciali

Dal 1° febbraio nuove regole Covid in Italia: ecco cosa cambia per gli svizzeri

Oltre alle nuove regole Covid introdotte per chi entra in Italia con quarantena e tampone anche per i cittadini svizzeri, dal 1° febbraio entrerà in vigore nel Paese il nuovo Dpcm che introdurrà l’obbligo di esibire il green pass per accedere a vari servizi e attività commerciali. Ecco quali.

Ricordiamo comunque che è sufficiente il green pass base: i non vaccinati potranno dunque sottoporsi a un tampone così da avere qualche giorno di tempo per acquistare quello di cui si ha bisogno senza alcuna limitazione.

Dove servirà il green pass

Il green pass base sarà necessario nella maggioranza delle attività commerciali.
Innanzitutto, stando all’ultimo decreto legge, già dal 20 gennaio scatterà l’obbligo di aver il pass per accedere ai servizi alla persona: barbieri, parrucchieri, estetisti.
In aggiunta, dal 1° febbraio, il green pass sarà necessario per accedere a un qualunque ufficio pubblico o a servizi postali, bancari e finanziari e negozi non essenziali.
Sarà richiesto il pass verde nei negozi di abbigliamento, di intimo, cosmetici e in quelli per bambini, giocattoli compresi, oltre che per le librerie, cartolerie e tabaccai.
Ancora da affrontare il nodo centri commerciali, che al loro interno contengono attività di ogni tipo. Perciò il controllo potrebbe avvenire negozio per negozio e non agli ingressi.

Dove non servirà il green pass

Nella lista delle attività ancora aperte a persone senza tampone, né siero, le attività commerciali all’aperto.
Nei mercati rionali, nelle edicole e nei fiorai all’aperto, presso i chioschi ambulanti, dai benzinai sarà consentito acquistare senza necessità di esibire la certificazione verde. Questo perché i rischi di contagio, all’aria aperta, sono inferiori.
Nei supermercati, ipermercati, nei negozi di animali, ma anche nelle farmacie e parafarmacie, veterinario,ospedale e nei negozi di ottica libero accesso.
Le attività certe in cui si entrerà senza green pass sono anche i commissariati di polizia e i tribunali per le testimonianze.
Ingresso libero anche per i negozi che vendono surgelati e bevande, le pescherie, i grossisti di prodotti ittici e di carne.

Se un negozio è fuori dalla lista, vorrà dire che serve un green pass, da tampone negativo valido per 72 ore se il test è molecolare e per 48 ore se antigenico. Oppure un pass da guarigione o da vaccino.

La lista, o almeno una bozza, è stata definita in tutti i dettagli nelle scorse ore dai ministeri della Pubblica amministrazione, dello Sviluppo economico, della Salute e della Giustizia. Entro stasera all’elenco sarà messo un punto definitivo. E poi diventerà un Dpcm con la firma del presidente del Consiglio Mario Draghi.

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