Fiducia e consumatori: che aria si respira? Lo rivela il sondaggio della Segreteria di Stato

A ottobre l’indice di fiducia dei consumatori in Svizzera ha registrato un ulteriore calo (−47 punti) rispetto al sondaggio di luglio. Ora la soglia si posiziona ad un livello che è il più basso dall’inizio del rilevamento dei dati nel 1972.

Fattori scatenanti

Non nascondiamolo: le aspettative dei consumatori sullo sviluppo economico generale nei prossimi dodici mesi sono diventate più cupe. Il sottoindice è ora a −57 punti, ossia molto al di sotto della media a lungo termine (−9 punti).
Va poi tenuto in considerazione come le economie domestiche valutano la propria situazione finanziaria , e cioè in modo molto più negativo rispetto al trimestre precedente. Il sottoindice sulla situazione finanziaria passata (−40 punti) è sceso al minimo storico: solo all’inizio degli anni ‘90 la situazione è stata valutata in modo analogo. Anche il sottoindice sulla situazione finanziaria futura (−47 punti) ha registrato un nuovo record negativo.

Il peso dei prezzi

Uno dei fattori che ha maggiormente influito sulla valutazione negativa della situazione finanziaria personale è probabilmente l’evoluzione dei prezzi: il sottoindice sull’andamento passato dei prezzi (131 punti) ha continuato a salire, e quello sull’andamento futuro (105 punti), sebbene leggermente diminuito, è ancora a un livello molto alto. Di conseguenza gli intervistati continuano a essere cauti per quanto riguarda gli acquisti importanti: il relativo sottoindice si è attestato a −42 punti, ben al di sotto della media storica.

Bene il lavoro

Ciononostante, per gli intervistati il mercato del lavoro continua ad essere in buone condizioni: la valutazione sulla sicurezza dei posti di lavoro (−26 punti) rimane praticamente invariata. Anche se i consumatori guardano con una punta di pessimismo in più rispetto a luglio l’andamento della disoccupazione, il corrispondente sottoindice (39 punti) è ancora chiaramente al di sotto della media a lungo termine.