Svizzera post emergenza Coronavirus: le finanze pubbliche tornano in salute.

Redazione

29/03/2022

29/03/2022 - 10:08

condividi
Facebook
twitter whatsapp

La situazione epidemiologica si avvia verso un generale miglioramento in Svizzera. Per il 2022 sono previste misure di stabilizzazione molto meno incisive per far fronte alla crisi pandemica. Dal 2023 il debito lordo dovrebbe tornare a diminuire.

Svizzera post emergenza Coronavirus: le finanze pubbliche tornano in salute.

La statistica finanziaria dell’Amministrazione federale delle finanze fornisce una panoramica della situazione finanziaria delle amministrazioni pubbliche: la Confederazione, i Cantoni, i Comuni e le assicurazioni sociali pubbliche.

Deficit al 3%

La pandemia da coronavirus ha innescato la peggior crisi economica degli ultimi decenni, portando le finanze delle amministrazioni pubbliche nel 2020 ad un disavanzo record di 21 miliardi di franchi. Il deficit del 3% del prodotto interno lordo (PIL) è attribuibile ad un forte aumento delle uscite nei settori parziali Confederazione, Cantoni e assicurazioni sociali pubbliche e a una riduzione del gettito fiscale della Confederazione.
Gran parte delle uscite supplementari sono state impiegate per sostenere i redditi e preservare i posti di lavoro, finanziare misure di carattere sanitario e aiutare i settori particolarmente colpiti.

Gli interventi nel 2021

Nel 2021 le misure di stabilizzazione sono state completate con aiuti per i casi di rigore erogati alle imprese. Negli anni 2020 e 2021 l’insieme delle amministrazioni pubbliche ha registrato uscite complessive pari a circa 34 miliardi per fronteggiare la pandemia di COVID-19. Vista la contestuale riduzione del gettito fiscale delle amministrazioni cantonali e comunali, nel 2021 l’onere delle amministrazioni pubbliche è rimasto molto elevato. Il deficit dell’insieme delle amministrazioni pubbliche ammonterà presumibilmente allo 0,7% del PIL.

2022 verso la normalizzazione

Sulla scia della ripresa dell’economia svizzera, nel corso del 2022 la situazione finanziaria delle amministrazioni pubbliche dovrebbe normalizzarsi. La distribuzione supplementare dell’utile della Banca nazionale svizzera (BNS) e la solida crescita del gettito fiscale dei Cantoni e dei Comuni contribuiscono in misura importante all’evoluzione positiva dell’intero settore delle amministrazioni pubbliche. Grazie agli elevati saldi finanziari positivi dei Cantoni e delle
assicurazioni sociali, per l’insieme delle amministrazioni pubbliche è prevista un’eccedenza dello 0,4% del PIL.

Debito in aumento

Per finanziare le misure di vasta portata adottate per far fronte alla pandemia da coronavirus nel 2020 e 2021, le amministrazioni pubbliche hanno utilizzato la liquidità disponibile e aumentato il loro debito. Anche nel 2022 il capitale di terzi per l’insieme delle amministrazioni pubbliche (in particolare a livello di Confederazione) dovrebbe continuare ad aumentare in termini nominali e raggiungere un nuovo record di 314,3 miliardi. Secondo la stima attuale, per
il 2023 è previsto un calo del debito a seguito delle eccedenze di finanziamento nei settori parziali Confederazione, Cantoni e assicurazioni sociali. Grazie alla forte crescita economica, la quota di capitale di terzi per l’insieme delle amministrazioni pubbliche diminuisce già nel 2021, passando dal 42,6 per cento (2020) al 41,4 per cento (2021) del PIL.

Iscriviti alla newsletter

CAMBIO EURO/FRANCO SVIZZERO

-

-

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.