Quale futuro attende il partito dopo la morte di Silvio Berlusconi? Chi dava per agonizzante Forza Italia si è dovuto ricredere alla luce dei nuovi risultati prodotti dai sondaggi realizzati dopo la morte del leader.
A confermarlo è il recente sondaggio politico condotto da Winpoll e pubblicato da Money.it. Stando ai numeri, il consenso intorno a Forza Italia - il partito fondato nel 2016 da Silvio Berlusconi - è salito al 13,3%: una crescita notevole se paragonato all’8,3% delle elezioni politiche di settembre. Resta da chiaririe perché la morte di Silvio Berlusconi abbia riavvicinato molti elettori al partito.
Cosa spinge in alto Forza Italia?
Il responso costituisce una sorpresa se si considera che negli ultimi tempi prima della dipartita del presidente, i sondaggi avevano via via documentato un calo dei consensi a carico di Forza Italia. Molti potenziali elettori di Berlusconi si erano spostati soprattutto verso Fratelli d’Italia. Una deriva che sembrava non conoscere fine. A scatenare il ritorno in auge del partito di Berlusconi, è stato proprio il decesso del suo fondatore. Un cambiamento che ha riportato all’ovile molti sostenitori del movimento, attratti forse dalla possibilità di un effettivo rinnovamento nelle linee del partito, più libero ora di muoversi su temi nazionali e internazionali, incluso quello della guerra in Ucraina, tema sul quale Berlusconi non aveva mai fatto mistero su quale fosse il proprio orientamento. Stando ai numeri raccolti dal sondaggio, Forza Italia avrebbe quasi doppiato i consensi della Lega di Salvini, ricalibrando il peso di Fratelli d’Italia poco sotto il 30%. Un quadro che ha avuto qualche ripercussione anche nelle fila dell’opposizione, con il Pd di Elly Schlein che rimane salda intorno al 19-20% , mentre terzo polo e M5 appaiono in flessione.
Quando nuovo leader?
Il nodo della questione ora riguarda il nome del successore di Silvio Berlusconi, alla guida del partito. Una vicenda che potrebbe generare la ridefinizione di nuovi equilibri all’interno del governo italiano a guida Giorgia Meloni. Anche il terzo componente della maggioranza, Matteo Salvini, sembra destinato a non dormire sonni tranquilli, soprattutto in vista delle prossime elezioni europee del 2024. Per ora, alla tolda di comando dei forzisti si è insediato Antonio Tajani, presidente pro tempore almeno fino alle Europee. Nel partito le voci su nuovi leader si sprecano.
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