Ma quanti ladri di biciclette in Svizzera: mai così tanti furti come nel 2022

Sara Bracchetti

19 Aprile 2023 - 10:01

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Colpa delle bande organizzate nel trasporto all’estero, che stanno prendendo piede anche nella Confederazione, ma anche di un utilizzo sempre maggiore. Axa segnala 25 furti al giorno e danni per circa 18 milioni di franchi.

Ma quanti ladri di biciclette in Svizzera: mai così tanti furti come nel 2022

Che succede alla Svizzera, sempre più vittima della piaga dei furti di biciclette? Un problema costante e insoluto, che nel corso degli anni non ha fatto che aggravarsi in maniera costante. La conferma viene dalle statistiche del 2022, che ha registrato un tasso di biciclette "scomparse" mai così elevato.

Venticinque denunce al giorno

I dati sono quelli di Axa Svizzera, compagnia che ha contato ben 8900 denunce di biciclette rubate: una media di 25 al giorno, pari al 20% in più rispetto all’anno prima, con una concentrazione più evidente nelle città di Basilea, Berna e Bienne. Periodi più a rischio, come di consueto, la primavera e l’estate, con una media stagionale superiore del doppio.

Il boom dopo il Covid

Una ragione in effetti c’è: i gruppi criminali specializzati nei trasporti di biciclette in Paesi stranieri, che dopo il Covid hanno cominciato a prendere piede nella Confederazione. «Sappiamo di bande organizzate che trasportano all’estero le biciclette trafugate - spiega Stefan Müller, responsabile Sinistri Assicurazioni cose di AXA - Durante la crisi pandemica era più difficile farlo a causa della limitata mobilità transfrontaliera».

Biciclette sempre più care e interessanti

Non può essere però il solo motivo, riflette Müller, allundendo a ulteriori ipotesi. Una su tutte, il boom dell’acquisto e utilizzo di biciclette registrato ultimamente, che ha fatto crescere di conseguenza il bacino potenziale. Per non parlare dei danni, sempre maggiori anche a causa del valore delle biciclette che si sceglie di comprare: nel 2022 AXA ha infatti versato circa 18 milioni di franchi complessivi ai clienti, pari a circa 2000 franchi per mezzo. Solo cinque anni fa, erano "appena" 1250. «La ragione è da ricercare nel fatto che le biciclette diventano sempre più care e sono sempre più numerose le costose e sofisticate e-bike in circolazione – un ghiotto bottino per i ladri», puntualizza Stefan Müller.

In Ticino meno furti che altrove

Record negativo per Basilea, dove il numero di furti - una bicicletta su 33 - è oltre otto volte superiore a quello del Ticino. Il Cantono che, forse a sorpresa, segnala il minor numero di furti ad AXA. Secondo posto per Basilea-Campagna (2,2%), poi Soletta (1,8%) e Lucerna (1,6%). Oasi felici, oltre al Ticino, anche Glarona (0,4%), Vallese (0,5%) e Appenzello Interno (0,6%). «Non possiamo spiegare in modo conclusivo le differenze regionali - riflette Müller - Oltre alla vicinanza al confine, le città ciclabili potrebbero essere un volano, dato che in questi centri l’offerta›per i ladri è decisamente molto invitante».

Le città contro le campagne

Un evidente divario si segnala con la campagna, che abbassa di netto una media che altrimenti, in città, ha percentuali superiori. Anche in questo caso, il Ticino è in controtendenza, con Lugano che invece resta al di sotto della soglia. A Basilea, il rischio di furti è quasi trenta volte superiore.

Ecco come difendersi

Misure da prendere? Solo precauzioni. «La bicicletta dovrebbe essere parcheggiata in un luogo sorvegliato o che si possa chiudere a chiave», consiglia Stefan Müller, invitando anche a legare la bici a un elemento ancorato saldamente al terreno. Importante anche conoscere il numero di telaio, così da poterla identificare qualora dovesse essere comunque trafugata.

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