L’intento è scongiurare il fallimento di Uniper che potrebbe generare un "effetto Lehman Brothers" sul mercato energetico tedesco.
Germania nazionalizza Uniper, il principale importatore di gas russo.
Il Paese mette a segno una mossa strategica nel tentativo di prevenire eventuali ammanchi di gas che potrebbero paralizzare la fornitura di energia.
L’accordo prevede che Berlino rilevi il proprietario finlandese della compagnia, Fortum, al costo di 500 milioni di euro e con altri 8 miliardi di aumento di capitale.
Dopo la chiusura del gasdotto russo Nordstream 1, Uniper ha accusato gravissime difficoltà, trovandosi costretta ad acquistare gas sul mercato a prezzi molto alti.
Tutela delle forniture
La nazionalizzazione di Uniper segue quella volta a garantire il controllo di tre raffinerie in Germania di proprietà del colosso petrolifero russo Rosneft. Un passo necessario per tutelare la sicurezza energetica.
Berlino ha avvertito che il fallimento di Uniper avrebbe potuto generare un "effetto Lehman Brothers" sul mercato energetico tedesco con carenze di gas in tutto il Paese.
Rinviata la fine del nucleare
Solo pochi giorni fa la Germania ha deciso di rinviare la chiusura di due centrali nucleari. La decisione è stata annunciata dopo che la Russia ha deciso di tagliare le forniture di gas alla più grande economia europea. Dei tre impianti tedeschi uno risulta già inattivo, mentre i due rimanenti avrebbero dovuto essere messi fuori servizio entro la fine di dicembre.
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