Oggi ricorre la giornata mondiale degli oceani, ma l’ecosistema oceanico è minacciato dalla plastica e dal riscaldamento globale. Si stima che in media, ogni anno, 8 milioni di tonnellate di plastica finiscano nel mare. Cosa possiamo fare per l’ambiente?
Oggi ricorre la giornata mondiale degli oceani, istituita dall’ONU per mettere in luce le fragilità dell’ecosistema oceanico. Le preoccupazioni per la salvaguardia del pianeta blu si sono fatte di anno in anno sempre più intense e nel 2008 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha fissato la data dell’8 giugno come dedicata alla giornata mondiale degli oceani.
La giornata mondiale degli oceani
Ci sono tantissime cose che non sappiamo, o che forse ignoriamo e diamo per scontato, del pianeta blu. Ad esempio l’oceano copre oltre il 70% della superficie del pianeta ed è una delle principali fonti di vita e di sostentamento per l’uomo.
Almeno il 50% dell’ossigeno del pianeta viene prodotto proprio dal pianeta blu, senza contare il ruolo strategico che riveste all’interno dell’economia con circa 40 milioni di persone impiegate nel settore oceanico entro il 2030.
La giornata mondiale degli oceani ricorda a tutti il ruolo principale che gli oceani hanno nella vita di tutti i giorni. Sono i polmoni del nostro Pianeta e una delle principali fonti di cibo e medicine e una parte fondamentale della biosfera, si legge sul sito dell’ONU.
Lo scopo è sempre quello di informare i cittadini del mondo sull’impatto che le azioni umane collettive, ma anche dei singoli, hanno sull’oceano. Il tema scelto per quest’anno ha come slogan " The Ocean: Life and Livelihoods", vita e mezzi di sussistenza.
Cosa possiamo fare per salvaguardare l’ambiente?
Sono principalmente due le grandi minacce contemporanee per il pianeta blu: la plastica e il riscaldamento globale. Si stima che in media, ogni anno, 8 milioni di tonnellate di plastica finiscano nel mare. Al momento, secondo i dati, ci sono almeno 150 milioni di tonnellate di plastica a inquinare il mare globale, queste arrivano principalmente dai grandi fiumi del’Asia Sud-orientale, dall’Africa e dall’America Latina.
Inoltre l’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera fa sì che un quarto di questa finisca disciolta nei mari, in questo modo il rischio è l’aumento dell’acidità dell’acqua che mette a rischio l’ecosistema oceanico.
Sicuramente per salvaguardare l’ambiente e il pianeta blu la prima abitudine da adottare nella vita di tutti i giorni è quella di ridurre drasticamente la plastica, prediligendo la carta o il vetro ed evitando di utilizzare le bottiglie di plastica o stoviglie usa e getta. Cerca di adottare comportamenti sostenibili per l’ambiente, riciclando il più possibile ed evitando di gettare oggetti non appena mostrano un difetto o un problema, ma anche riducendo il consumo di carne e pesce, ma anche i consumi in generale.
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