Si chiama Giorgio Maria Botturi. Con lui, due commilitoni dei Grigioni.
C’è anche un luganese tra le 23 guardie svizzere che giureranno fedeltà al Papa il 6 maggio a Roma. E’ la recluta alabardiere Pietro Giorgio Maria Botturi di Lugano. Con lui anche due colleghi dei Grigioni, Diego Marcello Muolo nato a Celerina ma residente a Schlarigna e Livio Domat Niedermann di Ems. A darne notizia è il sito della Guardia Svizzera. Botturi è l’unica recluta ticinese a prestare giuramento.
Le reclute giureranno di proteggere e difendere il Papa, anche a rischio della propria vita.
La cerimonia è in programma nello stesso giorno in cui, più di cinque secoli fa, 147 guardie svizzere si sacrificarono per difendere Papa Clemente VII contro l’esercito di Carlo V. Era il 6 maggio del 1527 - giorno ricordato come il Sacco di Roma - e la città fu attaccata dai lanzichenecchi. Si salvarono soltanto 42 delle 189 guardie svizzere pontificie in servizio. Fu loro merito se il Pontefice riuscì a rifugiarsi a Castel Sant’Angelo, attraversando un passaggio segreto, il cosiddetto “Passetto”.
Il programma
La cerimonia di giuramento si svolgerà alle 17 nel Cortile di San Damaso del Palazzo Apostolico, in Vaticano. Parteciperanno monsignor Edgar Peña Parra, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, in rappresentanza di Papa Francesco, e sarà possibile seguire il momento in streaming sul sito ufficiale della Guardia Svizzera Pontificia. La giornata del 6 maggio si aprirà alle 7.30 con la Messa nella Basilica di San Pietro, celebrata dal cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Nel pomeriggio, poi, la festa del giuramento, che in caso di cattivo tempo si svolgerà nell’Aula Paolo VI. Le guardie indosseranno l’uniforme di gala con l’armatura, che viene tradizionalmente utilizzata in occasione della benedizione papale “Urbi et Orbi” a Natale e a Pasqua. Sarà presente la vicepresidente della Confederazione Viola Amherd con il presidente del Consiglio nazionale Martin Candinas e la presidente del Consiglio degli Stati Brigitte Häberli-Koller. Tra le personalità presenti anche il comandante dell’Esercito svizzero, Thomas Süssli, e il presidente della Conferenza episcopale svizzera, monsignor Felix Gmür, vescovo di Basilea. La delegazione del Cantone ospitante di quest’anno, Argovia, sarà presieduta dal Consiglio di Stato e guidata dal Landammann Jean-Pierre Gallati.
La formula del giuramento
Le 23 reclute giureranno con la mano sinistra sulla bandiera del Corpo delle Guardie Svizzere Pontificie e la mano destra alzata con tre dita aperte a simboleggiare la Trinità.
La formula di Giuramento letta dal Cappellano sarà la consueta: «Giuro di servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Pontefice regnante e i suoi legittimi successori, di dedicarmi a loro con tutte le forze, sacrificando, se necessario, anche la mia vita in loro difesa. Assumo gli stessi doveri nei confronti del Collegio Cardinalizio durante la vacanza della Sede Apostolica. Prometto anche al Comandante e agli altri Superiori rispetto, fedeltà e obbedienza. Così giuro, che Dio e nostri Santi Patroni mi assistano.»
A questa segue la risposta delle guardie alla bandiera:
«Io, Alabardiere, giuro di osservare fedelmente, lealmente e onorevolmente tutto ciò che in questo momento mi è stato letto. Che Dio e i nostri Santi Patroni mi assistano!»
Le guardie del Papa
La Guardia Svizzera Pontificia è l’esercito più vecchio del mondo. Fu fondata da Papa Giulio II il 22 gennaio 1506, è responsabile della protezione del Papa e della sua residenza ed è formata da cittadini svizzeri. Guidata dal colonnello Christoph Graf, oggi si compone di 135 militari e ha il compito di controllare gli accessi al Vaticano e al Palazzo Apostolico, di garantire l’ordine e la rappresentanza durante le cerimonie papali e i ricevimenti di Stato e di proteggere il Collegio cardinalizio durante la sede vacante. Il Corpo comprende guardie provenienti da tutte le regioni linguistiche della Svizzera. La maggior parte dei membri del Corpo proviene dal Cantone di Friburgo (14), seguito dai Cantoni di Lucerna (14) e San Gallo (13).
Come si diventa Guardia Svizzera del Papa?
I requisiti sono diversi. Una Guardia Svizzera è un cattolico praticante e deve essere cittadino svizzero: deve identificarsi con la sua terra, avere familiarità con la cultura e vivere attivamente i valori e le virtù svizzere. Questo incarico è limitato ai candidati di sesso maschile. Al momento dell’ingresso nel Corpo il candidato deve essere celibe. Per potersi sposare la guardia deve avere almeno 25 anni, aver prestato servizio per almeno cinque anni ed impegnarsi a servire per almeno altri tre anni. Per poter diventare Guardia Svizzera bisogna avere almeno 19 anni ma al massimo 30. L’altezza di riferimento è di 1,74 m.
La reputazione è un’altra qualità richiesta alle guardie: chi garantisce il servizio di sicurezza per la protezione del Papa e della Chiesa deve vantare una reputazione irreprensibile.
Inoltre, i candidati devono aver completato un apprendistato AFC con successo o aver conseguito la maturità. Devono aver assolto la scuola reclute nell’esercito e ogni candidato deve essere disposto a prestare servizio per la Guardia Svizzera Pontificia per almeno 26 mesi.
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