Spetterà ad un gruppo di lavoro il compito di esaminare le modalità più efficaci per definire la posizione del Paese in materia di prevenzione del greenwashing.
Nella seduta di venerdì 16 dicembre, il Consiglio federale ha fissato nuove regole per prevenire il greenwashing nel mercato finanziario. Il fenomeno riguarda il tentativo operato da alcune società di ingannare i clienti in merito alle caratteristiche di sostenibilità di prodotti e servizi finanziari proposti.
La Svizzera ha quindi voluto mettere mano a riguardo, partendo dal presupposto che il buon funzionamento del mercato non può prescindere da un consenso generale sulle condizioni concrete che definiscono la sostenibilità di un prodotto o un servizio finanziario.
Nuove regole
In un documento programmatico il Consiglio federale ha precisato la propria posizione in materia di greenwashing nel mercato finanziario. I prodotti e i servizi finanziari possono essere connotati come sostenibili soltanto se sono compatibili o contribuiscono a raggiungere almeno uno degli obiettivi di sostenibilità specifici. Questo al fine di garantire che prodotti e servizi finanziari intesi a ridurre i rischi ESG siano definiti come sostenibili soltanto se, oltre a quello finanziario, perseguono anche uno scopo di investimento sostenibile. I fornitori di prodotti o servizi sostenibili sono quindi chiamati a illustrare come intendono raggiungere un determinato obiettivo di investimento sostenibile. Inoltre, devono rendere conto degli obiettivi di investimento sostenibile prescelti e una terza parte indipendente deve verificare il rispetto dei requisiti di trasparenza. Infine, i clienti devono poter far valere i propri diritti per via legale.
Gruppo di lavoro
A questo scopo il Consiglio federale ha incaricato un gruppo di lavoro di esaminare sotto la guida del Dipartimento federale delle finanze (DFF) le modalità più efficaci per attuare la propria posizione in materia di prevenzione del greenwashing. Fanno parte del gruppo i rappresentati il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni, il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca, l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, il settore e organizzazioni non governative. Entro fine settembre 2023 il DFF sottoporrà al Consiglio federale una proposta sull’ulteriore seguito dei lavori.
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