Ursula von der Leyen: “Il Consiglio europeo concorda ulteriori misure restrittive che riguardano il settore finanziario, i settori dell’energia e dei trasporti, i beni a duplice uso nonché il controllo e il finanziamento delle esportazioni, la politica in materia di visti".
I leader dell’Unione Europea hanno definito un primo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina.
Le misure sono state comunicate al termine del vertice straordinario in calendario giovedì sera.
Obiettivo: scongiurare la più grande minaccia alla sicurezza in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale, ridimensionando nel contempo le mire espansionistiche di Vladimir Putin.
Le misure definite dai capi di Stato europei, saranno rese operative entro la giornata odierna, venerdì 25 febbraio.
Le sanzioni dell’Unione
Il comunicato ufficiale diffuso al termine della riunione straordinaria cita testualmente le parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
“Il Consiglio europeo concorda ulteriori misure restrittive che avranno enormi e gravi conseguenze per la Russia a causa delle sue azioni. Tali sanzioni riguardano il settore finanziario, i settori dell’energia e dei trasporti, i beni a duplice uso nonché il controllo e il finanziamento delle esportazioni, la politica in materia di visti, ulteriori inserimenti in elenco di persone di cittadinanza russa e nuovi criteri di inserimento in elenco.”
La presidente von der Leyen ha aggiunto che nel mirino dell’UE ci sarebbe anche il settore high-tech della Russia. Secondo quanto riporta money.it, le misure riguarderebbero anche le banche Alfa-Bank e Bank Otkritie, due istituti di credito privati, oltre a cinque istituzioni statali.
Vietati anche il prestito e l’acquisto di titoli per molte imprese russe di proprietà statale, comprese le società del settore aerospaziale e della difesa, della navigazione e della costruzione navale.
Inoltre, i russi non sarebbero in grado di effettuare nuovi depositi superiori a 100.000 euro nelle banche dell’UE.
Vietato vendere aeromobili e parti di jet alla Russia.
Pagamenti internazionali SWIFT
I leader UE per ora non hanno dato il via libera all’esclusione della Russia dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT.
Tale sistema - acronimo Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (SWIFT) - fornisce un metodo standardizzato, riconosciuto e sicuro per compiere pagamenti all’estero. Il sistema SWIFT consiste in una rete di messaggi definiti che consente alle banche di scambiarsi informazioni per via elettronica su ordinante e destinatario di pagamenti internazionali.
Stati Uniti, Gran Bretagna e alcune capitali dell’UE hanno detto di essere favorevoli a un divieto per il sistema di pagamenti internazionale, altri Paesi europei, come Germania, Italia e Austria hanno segnalato che non vogliono giocare tutte le loro carte sanzionatorie in questa fase.
Parte del motivo è che le nazioni UE utilizzano SWIFT per pagare il gas russo, da cui dipendono fortemente.
La reazione dagli USA
In una conferenza stampa alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che l’UE è il principale ostacolo a questa sanzione. “È sempre un’opzione, ma in questo momento non è la posizione che il resto d’Europa vuole prendere”, ha detto Biden.
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